Gli ex membri delle Brigate Rosse, secondo una recente informativa siglata dalla Digos e consegnata alla Procura di Firenze, sono tornati sempre più centrali nella lotta armata italiana, che è ormai sempre più condotta all’interno e dai numerosi centri sociali. Il ruolo che ricoprono ora, per certi versi ovviamente parlando di persone che hanno ormai più di 60 anni, non è più quello strettamente operativo, ma è rilegato piuttosto a scopi pubblicitari, ma secondo la Digos non si può escludere che gli ex membri delle Brigate Rosse diffondano i loro ideali nei centri sociali, condizionando azioni, raid e spedizioni condotte contro le Istituzioni e, più in generale, la società.
Chi sono gli ex delle Brigate Rosse che appoggiano i centri sociali
Secondo la Digos, inoltre, la “saldatura” tra ex membri delle Brigate Rosse e i centri sociali, di fa ancora più “pericolosa” quando l’obiettivo dei rossi è quello della “lotta anti-Israele“. Così, carte della Procura alla mano, il Giornale ha condotto un’indagine per risalire ai nomi di quei brigatisti che ancora oggi sono sponsor della lotta armata, scoprendone almeno tre casi in altrettanti centri sociali e collettivi studenteschi. Singolare che in tutti e tre i casi si tratta di esponenti del terrorismo italiano che non si sono mai pentiti di ciò che hanno fatto o organizzato.
Il primo tra gli ex membri delle Brigate Rosse che collaborano con i centri sociali è Francesco Piccioni, fondatore della colonna romana delle Br, nonché membro della direzione strategica. Questi, pochi giorni fa, ha partecipato ad un convegno su Lenin del movimento Cambiare Rotta, organizzato per lanciare il tesseramento. Il movimento è la costola studentesca del partito Potere al Popolo, che a sua volta ha riservato a Piccioni un ruolo nel comitato di garanzia. Tra gli altri ex membri delle Brigate Rosse che hanno prestato il volto ai centri sociali spicca Pasquale Abatangelo, con un passato anche tra le fila dei Nuclei Armati Proletari, che è l’intellettuale punto di riferimento del Cpa Firenze Sud. Infine, non sarà passata inosservata la presenza dell’ex brigatista Francesco Giordano (tra i responsabili dell’omicidio di Walter Tobagi) in primissima fila il 15 ottobre scorso al corteo per la Palestina Libera che si è tenuto a Milano.