E’ stato trovato senza vita, morto, il 19enne Alessio Giannacari, giovane ragazzo di Lecce che si trovava ad Amsterdam. Nelle ultime ore, dopo che aveva fatto perdere ogni traccia di se, la famiglia aveva diramato un appello via social con tanto di foto del ragazzo, con la speranza che qualcuno potesse averlo visto fino a che non è arrivato il tragico epilogo.
Il corpo di Alessio Giannaccari, come scrive SkyTg24.it, è stato rinvenuto privo di vita vicino ai binari della stazione metro di Holendrecht, periferia di Amsterdam. Era sparito da sabato scorso, 16 marzo, non fornendo più notizie a famiglia e amici, e il padre si era rivolto alle autorità locali affinchè avviassero le ricerche.
ALESSIO GIANNACARI, 19ENNE DI LECCE MORTO AD AMSTERDAM: IL LAVORO COME CAMERIERE
Alessio si era trasferito da pochi mesi ad Amsterdam dove aveva trovato lavoro come cameriere, un impiego umile e che gli faceva onore, nonostante i suoi genitori fossero il padre un imprenditore della ristorazione, mentre la madre un’avvocatessa. Entrambi sono partiti alla volta dell’Olanda per identificare la salma ed espletare tutte le operazioni di rito, nel contempo è stata aperta un’inchiesta e al momento l’ipotesi maggiormente accredita è che il giovane sia stato travolto da un treno e che sia in seguito deceduto.
Il cadavere è ancora nelle disponibilità degli inquirenti ed ogni ipotesi al momento non viene scartata, anche quella di una morte per cause naturali. Alessio Giannaccari, che si era diplomato a Lecce al liceo con indirizzo economico-sociale, sognava di percorrere le orme del padre, che è titolare di uno dei più noti panifici della città salentina, ma il suo sogno si è purtroppo spezzato troppo presto.
ALESSIO GIANNACARI, 19ENNE DI LECCE MORTO AD AMSTERDAM: LE PAROLE DI UN AMICO DI FAMIGLIA
“Alessio era un ragazzo solare, meraviglioso – le parole di un amico della famiglia – c’era sempre per tutti, pronto a dare una mano. Non amava i social e per questo veniva un po’ preso in giro dagli amici, ma amorevolmente. Credeva tanto nell’amicizia e proprio in questo periodo che stava in Olanda si era fatto sentire da mia figlia a cui aveva detto che voleva tornare a Lecce per organizzare una festa con tutti gli amici d’infanzia”.
E ancora: “Alessio era quasi un ragazzo di altri ‘tempi’, sempre con modi gentili ed educati, preferiva una lunga telefonata con gli amici ai messaggi istantanei. Con i social non aveva un bel rapporto. Lui preferiva il rapporto umano e diretto. Passava ore ore al telefono. Adesso siamo tutti sconvolti”, ha concluso. Il 19enne condivideva un appartamento nel quartiere dove è stato trovato senza vita assieme ad altri ragazzi: il corpo è stato ritrovato senza documenti, mentre il telefono è risultato essere spento. Ovviamente bisognerà capire se qualcuno ha visto qualcosa, di modo da poter fornire elementi utili agli inquirenti per ricostruire questa vicenda che ad oggi appare quasi un giallo.