Si parla ad Uno Mattina di Nictofobia, la paura di quando è tutto buio. Massimo Biondi psichiatra e docente de La Sapienza di Roma, ospite di Uno Mattina, ha spiegato: “La paura del buio è naturale, è bene averla e serve per la sopravvivenza e per proteggersi, diventa patologia quando comporta limitazioni a libertà quando uno non può dormire senza la luce. Per capirla dobbiamo tornare indietro di migliaia di anni e immaginare i nostri genitori che erano in una capanna, senza luce e sapevano che c’erano delle minacce attorno, la nictofobia è figlia di quelle paure”. E ancora: “Si nasce con la paura del buio, è uno di quei meccanismi del cervello nei centri della paura che sono fatti apposta per proteggerci”.
“Il bimbo ha paura del buio nella maggior parte dei casi, molti racconti e molti film usa notte e buio per generare paura. Ovviamente ci sono le figure dei genitori che ti proteggono e rassicurano. Ci sono poi gli adulti che hanno paura del buio perchè hanno avuto un trauma, magari un’aggressione e hanno imparato che in quel buio c’è un rischio”. E ancora: “Le paure e le fobie sono governate da percezioni di minaccia e di controllo: se la prima è alta scatta la paura, viceversa la paura è bassa”.
NICTOFOBIA, PAURA DEL BUIO: “GRAZIE ALLE ESPERIENZE…”
Il professor Massimo Biondi ha continuato a parlare della nictofobia, spiegando: “Con le esperienze ripetute la percezione di controllo aumenta, se io sono a casa da solo di notte in campagna ma ho tutto chiuso e l’allarme c’è la percezione di controllo che aumenta. Quale può essere la terapia? Chiudere i bimbi al buio è traumatico, bisogna affiancare le persone sapendo che loro possono farcela a superare nel buio. Se aumenta la percezione del controllo guarisce dalla paura del buio e lo stesso avviene anche per i piccoli”.
Si può intervenire anche in anziana età? “Se le persone non chiedono aiuto vuole dire che la paura non è grave; si potrebbe ad esempio lasciare una lucetta mentre si dorme, o dormire ad esempio con la tv accesa. Noi ci giochiamo con la paura, andiamo a vedere un film spaventoso, un horror che anche diverte, è un meccanismo capovolto – conclude – sono tranquillo perchè la paura sta nello schermo, io ci gioco”.