Si torna a parlare della strage di Altavilla Milicia a Storie Italiane e in collegamento vi era l’avvocato Barracato, legale di Giovanni Barreca, quest’ultimo in carcere con l’accusa di triplice omicidio della moglie e di due dei suoi tre figli.
Ieri nuovo incontro fra il legale e il presunto omicida in carcere: “Giovanni Barreca continua nella sua condizione costante di delirio psicotico, ha qualche sprazzo… ieri ha parlato della moglie, elogiandola e parlandone di una donna dedita alla preghiera, che pregava per diverse ore al giorno. Degli omicidi non parla mai, dice di non avere una partecipazione attiva all’omicidio, nonostante fosse presente”.
STRAGE ALTAVILLA, L’AVVOCATO DI BARRECA: “SULLA COPPIA…”
Sugli altri indagati per la strage di Altavilla, la coppia Fina Carandente: “Conferma la loro presenza, rimarca il fatto che dopo il 20 gennaio in casa Barreca non si pregava più ma non scende mai nei particolari. Fino a quel momento Barreca ha sempre pregato perchè ha sempre visto il diavolo nella sua famiglia e lui continua a vederlo in carcere, il delirio non lo abbandona mai”. Poi è arrivata la coppia nella vita di Barreca: “Lui colloca temporalmente la coppia fra il 20 e il 21 gennaio, ma da quel momento la preghiera sparisce, cambia il sistema. Fa pensare che siano iniziate le sevizie in quei momenti ma lui non ne parla mai, non entra nei particolare”.
Sulla figlia: “Avrebbe il piacere di rivederla ed abbracciarla, ma non le da un ruolo particolare sulla vicenda. Dice che il figlio piccolo era posseduto dal demonio ma è confortato dal fatto che si trova in paradiso con la moglie. Sta cercando di ricomporre le tessere del mosaico – aggiunge l’avvocato – dobbiamo aspettare e anche l’esito delle indagini”.
STRAGE ALTAVILLA, L’AVVOCATO DI BARRECA: “IL CELLULARE LASCIATO…”
Nella giornata di ieri si è parlato di un video che riguarderebbe il momento delle torture: “Ho chiesto a Giovanni se avesse assistito a filmati durante quelle fasi particolari, lui ricorda solo telefonate e messaggi, molti messaggi e poche telefonate, da parte di Massimo Carandente ma non ne conosce il contenuto. Lui comunque non ha effettuato riprese. Aspettiamo quindi l’esito delle indagini sui cellulari che saranno fondamentali”.
Barreca avrebbe buttato un telefono dopo il presunto omicidio e a riguardo l’avvocato ha spiegato: “Lui ricorda questo telefono ma non ricorda di chi sia”. L’avvocato ha ribadito: “Io posso solo confermare la costanza di delirio di Barreca, non so se i coniugi Carandente Fina hanno questa situazione, quella di Barreca è uno stato mentale disfunzionale, in tutti gli incontri che ho avuto con lui l’unica costante è questa”. Nelle prossime settimane dovrebbe esservi l’interrogatorio della famosa coppia e probabilmente anche della figlia 17enne di Barreca, anch’essa indagata. “Al momento Barreca non può affrontare un interrogatorio, aspettiamo che raggiunga un equilibrio”, chiosa il legale del principale indagato.