STEVEN ZHANG, GUAI IN VISTA: LA SITUAZIONE
Steven Zhang e i debiti, una situazione che ora è riconosciuta anche in Italia. La Corte d’Appello di Milano appoggia infatti i creditori di Zhang per un totale di 320 milioni da pagare e stabilisce quella che è stata la decisione della Corte Suprema di Hong Kong: ora la China Construction Bank è libera di aggredire i beni del presidente nerazzurro nel nostro Paese.
I giudici milanesi spiegano: “Tale circostanza, che ovviamente implica la proprietà delle relative quote societarie, appare sufficiente per ritenere correttamente radicata avanti a questa autorità giudiziaria l’azione”. Inoltre si da torto agli avvocati di Zhang che si appoggiavano al fatto che la sentenza straniera si era avvalsa di “macroscopiche anomalie”, contestandone logicità e conformità a diritto. Insomma, la causa è ora riconosciuta ad Hong Kong così come in Cina e ora in Italia.
INTER A RISCHIO ZERO: I PROBLEMI SONO SOLO DI STEVEN ZHANG
Importante precisione sul caso Steven Zhang: l’Inter è completamente estranea. Come si può leggere dalla sentenza della Corte d’Appello milanese, la banca cinese allo stato non avrebbe “indicato né quali beni del resistente intende aggredire, né ove, in ipotesi, detti beni si trovino”. In sostanza la China Construction Bank non ha fatto alcun riferimento ad un’eventuale richiesta di pignoramento delle azioni dell’Inter. Ricordiamo che la famiglia Zhang è proprietaria del club neroazzurro in maniera indiretta, precisamente tramite una società lussemburghese che attualmente è in pegno a Oaktree, fondo americano con garanzia di un prestito di 275 milioni più interessi. La scadenza di tutto ciò è il prossimo maggio.
Tornando al caso Zhang, la banca ha ora la sentenza della Corte d’Appello a favore e si impegnerà a pignorare quelli che sono i beni di Zhang in Italia. C’è tutt’ora un procedimento collegato da parte della banca a Zhang per il Tribunale di Milano. I tempi di definizioni, nonostante questi cambiamenti, sono comunque lunghi tra burocrazia e altro. Per esempio, la prossima udienza è fissata per il 10 aprile. Ci sono però poche speranze per Zhang, obbligato ora a pagare per scongiurare il peggio. L’Inter dorme sogni tranquilli, l’imprenditore cinese un po’ meno.