Continua, inesorabilmente, lo scontro sulla scuola comprensiva Iqbal Masih di Pioltello, che all’inizio dell’anno scolastico aveva disposto la chiusura per studenti e docenti il 10 aprile, in occasione della festa di fine Ramadan. Un caso, appunto, iniziato già a settembre, ma che è stato portato agli albori della cronaca solo recentemente dai genitori non musulmani di alcuni studenti dell’istituto, attirando l’attenzione dei media e, poi, del Ministero dell’Istruzione e del Merito.
La chiusura della scuola per il Ramadan, disse il preside dell’istituto, era motivata dal fatto che, comunque, il 43% degli studenti (pari al numero di musulmani) sarebbero stati assenti in quella giornata. Il ministro Giuseppe Valditara rimise la decisione al competente Ufficio scolastico regionale, che pochi giorni fa ha riscontrato delle irregolarità nella chiusura, consigliando alla dirigenza di abrogare la direttiva. Era, dunque, attesa la promessa risposta del Consiglio di Istituto della scuola di Pioltello che, come aveva previsto lo stesso Valditara, ha sanato le irregolarità riscontrate, decidendo (all’unanimità di voti di docenti, personale Ata e genitori) di tirare dritto sulla chiusura per il Ramadan.
Valditara: “Maggiori investimenti per le scuole come quella di Pioltello”
Il 10 aprile, insomma, fanno sapere dall’Iqbal Masih, la scuola osserverà la già prevista “quasi un anno fa” decisione di chiudere per il Ramadan, salvo (ormai quasi scontati) nuovi interventi da parte dell’Ufficio scolastico regionale. In merito alla irregolarità riscontrate, dall’istituto fanno sapere che non è stato sforato il limite di 3 giorni di pausa previsti dall’Usr, dato che il 10 aprile è stato già compensato dall’apertura anticipata, di un giorno, della scuola.
Intervengono, su Pioltello, anche i rappresentati della Camera del Lavoro e della Flc-Cgil di Milano, che proprio in occasione del Consiglio che avrebbe deciso sulla chiusura per il Ramadan, hanno presidiato simbolicamente l’istituto. “Docenti e dirigenti faticano a preservare la serenità dei bambini“, spiegano i sindacati, invitando a “non dimenticare che la scuola è abitata da bambini e ragazzi che hanno diritto a vivere un’esistenza serena e pacifica” e a ridurre gli “attacchi strumentali” contro personale e dirigenti.
Sempre nella mattinata del Consiglio per la chiusura in occasione del Ramadan, era intervenuto anche il ministro Valditara, che ventilava l’ipotesi di visitare personalmente la scuola di Pioltello. “È una scuola che è alla nostra attenzione anche per gli investimenti” sull’inclusione, ha spiegato il ministro, “è una scuola di frontiera che ha necessità di didattiche sempre più potenziate ma anche di un’attenzione economica” per la quale “bisogna investire risorse e investire anche in potenziamento soprattutto in quelle materie, come l’italiano, che è uno strumento di inclusione forte”.