Nel Regno Unito si infiamma un nuovo scontro che si inserisce nell’ormai ampio dibattito sui baby trans e sulle cliniche per il gender, dove adulti e minori possono recarsi per intraprendere il percorso di transizione sessuale. Solo recentemente, lo scontro aveva portato alla chiusura di una di quelle strutture a Londra, oltre al divieto di somministrazione dei bloccanti della pubertà e a nuovi limiti da parte del Sistema sanitario inglese per l’uso di ormoni.
L’ultima pagine dello scontro sui baby trans nel Regno Unito riguarda, ora, una recente denuncia presentata da due madri inglesi nei confronti del Sistema sanitario nazionale. Le madri, infatti, temono che le loro figlie, individuate come “vulnerabili” e interessate ad un intervento di “cambio del sesso”, possano essere indirizzate, nonostante 17enne, ad una clinica gender per adulti, dove è tecnicamente vietato trattare i minori e i baby trans. Non a caso, riportano le madri nel loro esposto citato dal quotidiano La Verità, nel 2019 il 18% delle persone curate presso le cliniche gender riservate agli adulti erano diciassettenni e rappresentavano il gruppo più numeroso dal punto di vista dell’età.
Il sistema sanitario corre ai ripari: “Nuove linee guida per baby trans e adulti”
Per comprendere meglio la dinamica denunciata dalle due madri occorre tornare indietro, proprio alla già citata chiusura della clinica per baby trans a Londra. Da quel momento, infatti, in assenza di un sostituto dedicato, i minori sono stati ricollocati (in alcuni casi) nelle cliniche per adulti. Tra le due, però, vi è una differenza piuttosto importante, perché nel caso degli adulti non è necessario, secondo la legge inglese, fare le preventive valutazioni psicologiche prima di avviare la transizione.
Le madri temono che essendo una clinica che non deve rispettare i limiti di quelle dedicate ai baby trans, le loro figlie, ancora minorenni, potrebbero essere spinte a “decisioni che cambiano la loro vita“, senza le necessarie valutazioni. Nel frattempo, dal conto suo, il Sistema sanitario britannico ha già dichiarato l’intenzione di varare nuove linee guida per limitare il ripetersi di fenomeni come quello dei baby trans ma nei confronti degli adulti, che passerà anche attraverso “un ampio processo di coinvolgimento e consultazione pubblici”.