Annarita Torriero, la donna che aveva una relazione con il brigadiere Santino Tuzi, nella sua testimonianza al processo per la morte di Serena Mollicone avrebbe smentito il racconto della sua vicina di casa, Sonia Da Fonseca, negando di aver visto la ragazza nella caserma di Arce quel 1° giugno 2001, il giorno in cui scomparve. In aula è guerra di testimonianze sulla ricostruzione degli eventi che hanno preceduto la scoperta del corpo senza vita di Serena Mollicone, tra la vegetazione dell’Anitrella, uccisa da una mano finora mai identificata.
Davanti ai giudici, Torriero avrebbe fornito una versione diversa da quanto sostenuto dalla vicina nell’udienza del 22 marzo scorso, nella quale Da Fonseca avrebbe raccontato una presunta confidenza della donna che le avrebbe riferito di aver visto Serena Mollicone nella caserma il giorno della scomparsa. “È assolutamente falso – avrebbe dichiarato Torriero in aula, riporta l’agenzia di stampa –. Non ho mai detto una cosa del genere e chi lo afferma sarà querelato per calunnia“. La testimone avrebbe detto inoltre di conoscere Serena Mollicone perché il padre era l’insegnante della figlia: “Qualche volta l’ho incontrata nella zona della caserma ma mai dentro. L’ho vista altre volte entrare e uscire dal cancello della caserma insieme ad altri amici, ma quel giorno in particolare non mi recai lì per portare cose al mio ex fidanzato“. “Spesso – avrebbe aggiunto Torriero – vedevo Serena sul corso di Arce con altri ragazzi e mi chiedevo come facesse una brava ragazza come quella a stare in quella compagnia con il figlio del maresciallo Mottola. Da Fonseca, comunque, ce l’ha con me per altre cose e ha detto un sacco di bugie“.
Serena Mollicone, il processo d’appello in corso a Roma
Quella di Annarita Torriero era una delle testimonianze chiave attese nel processo per la morte di Serena Mollicone che si celebra davanti alla Prima Corte d’Assise d’Appello di Roma. Imputati per concorso nell’omicidio della 19enne sono l’ex comandante della Caserma dei carabinieri di Arce, Franco Mottola, la moglie Annamaria, il figlio Marco Mottola e il carabiniere Vincenzo Quatrale. Un altro militare, Francesco Suprano, è imputato di favoreggiamento. Tutti erano stati assolti in primo grado nel 2022, quando il Tribunale di Cassino fece cadere le accuse.
La versione odierna di Annarita Torriero, come ricostruisce RaiNews, è che quel 1° giugno 2001 non vide Serena Mollicone dentro la caserma di Arce come invece la sua vicina di casa Sonia Da Fonseca sostiene di aver appreso proprio da una sua confidenza. In aula, il pm avrebbe dato lettura di un verbale del 2008 nel quale la donna, all’epoca legata sentimentalmente al brigadiere Santino Tuzi poi morto suicida nello stesso anno, avrebbe dichiarato quanto segue: “L’ho vista salire il viale della vecchia caserma poi ho saputo da Tuzi che aveva continuato a frequentare Marco Mottola anche nella caserma nuova”.