Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, torna ad attaccare il collega russo, Vladimir Putin, definendolo un “macellaio”. In occasione di un comizio che si è tenuto negli scorsi giorni nella Carolina del Nord il commander in chief ha appunto puntato il dito verso il collega alla luce dei continui bombardamenti avvenuti sul territorio ucraino, fra cui le recenti bombe su un villaggio di Kharkiv cha hanno causato la morte di un bimbo.
Joe Biden, durante il suo discorso nella Carolina del Nord, ha parlato della sua proposta di aumentare le tasse per i più ricchi, spiegando che i 400 miliardi di dollari di entrate aggiuntive riguardanti l’aumento dell’aliquota al 25 per cento, potrebbero essere utilizzati per “ridurre drasticamente il deficit federale… Potremmo fare tantissime cose… incluso assicurarci finalmente di proteggere l’Ucraina da quel macellaio di Putin“. Non è la prima volta che Biden dà del macellaio al presidente della Federazione Russa visto che già due anni fa di questi tempi, precisamente il 26 marzo del 2022, come sottolinea l’agenzia di stampa Ansa attraverso il suo sito, aveva appunto definito il russo un “macellaio” in occasione di un incontro con i rifugiati ucraini a Varsavia.
JOE BIDEN VS PUTIN: “UN MACELLAIO”, INTANTO LA NATO…
Intanto la guerra in Ucraina non si placa e Sabrina Singh, portavoce del Pentagono, non ha escluso un intervento diretto dell’Alleanza Atlantica nel conflitto, ma solo in determinate situazioni: «Posso dirvi quello che questa amministrazione ha detto più e più volte Se un alleato della Nato dovesse esse re attaccato, certamente non vorremmo che ciò accadesse, ma difenderemo ogni centimetro della Nato».
La Singh si riferisce al possibile attacco russo alla Polonia, evento che comunque è stato seccamente smentito da Vladimir Putin, che ha appunto negato qualsiasi volontà di attaccare un Paese della Nato. Intanto la Svezia, fresca alleata della Nato, ha fatto sapere che schiererà le truppe in Lettonia: «Prevediamo di iniziare l’operazione a partire da novembre – ha detto l’ambasciatore di Stoccolma alla Nato, Axel Wernhoff – con truppe a rotazione con quelle della Danimarca, mentre alcune missioni come il dragaggio delle mine potrebbero iniziare prima». Un clima decisamente di tensione.