Storie Italiane è tornato a trattare il terribile caso della strage di Altavilla Milicia, in provincia di Palermo. In collegamento vi era l’avvocato di Giovanni Barreca, il principale indiziato per la morte della moglie di suoi due figli.
Ieri l’interrogatorio della figlia 17enne di Barreca, anch’essa indagata per la strage, che pare non abbia esternato alcun pentimento, confermando di fatto la difesa del padre circa la presenza del demonio: “Le sue parole circa una mancanza di pentimento collimano con le parole del padre – le parole dell’avvocato – il loro obiettivo era di purificare la casa dal Demonio, ciò che ha guidato i due famigliari è questo essenzialmente. Non conosco il contenuto delle dichiarazioni della ragazza ma da quel poco che si riesce a capire è che entrambi erano convinti insieme al padre, un delirio di gruppo condiviso, non avrebbe senso altrimenti, se non avrebbe avuto il tempo di bloccare tutto e chiamare le forze dell’ordine”.
STRAGE ALTAVILLA MILICIA, IL COMMENTO DI ANNA VAGLI
In studio a Storie Italiane anche la criminologa Anna Vagli, che in merito alle dichiarazioni della 17enne figlia di Giovanni Barreca ha spiegato: “La coppia Carandente Fina si è inserita in un ambiente già disfunzionale, Barreca aveva già fatto violenze sulla moglie a aveva creato una situazione di sudditanza psicologica. Inoltre se venisse accertato che Barreca fosse schizofrenico, ci sono delle possibili ereditò di questo gene e questo spiegherebbe perchè la figlia 17enne ha agito in quel modo tanto è vero che lei nemmeno nel contesto carcerario si ravvede”.
Ha ripreso la parola Barracato, avvocato di Giovanni Barreca, contestando l’ipotesi che la ragazza avrebbe reagito solo come meccanismo difensivo: “Dovrebbe scattare in chi non ha problematiche o disfunzione, tanto è che viene confermata la mancanza assoluta di pentimento, le due versioni di padre e figlia combaciano.
STRAGE ALTAVILLA MILICIA, L’AVVOCATO DI BARRECA: “IL MIO ASSISTITO…”
“Il ruolo della ragazza nella fase cruciale, la mattanza vera e propria – ha continuato l’avvocato – lei riferisce di essere andata a letto a dormire: un soggetto che avrebbe una partecipazione attiva alla mattanza non va in camera a dormire, dissociandosi da ciò che sta accadendo. Quindi prendo le distanze dal meccanismo di difesa che si sarebbe innescato”.
L’avvocato ci tiene comunque a smentire episodi di violenza del suo assistito verso la moglie Antonella, poi uccisa: “In esito a quello che mi è stato narrato più volte da Giovanni Barreca – ha raccontato in diretta tv su Storie Italiane – in quella famiglia, contrariamente a quanto detto più volte in studio sulla pre esistenza di situazioni violente, io ho sentito più di 20 persone di Altavilla, amici e non, che mi hanno negato di avere contezza di un comportamento violento. Anche la signora Antonella non ha mai parlato di violenze da parte del marito confidandosi con i parenti stretti. Qualcuno dall’esterno si sarebbe dovuto accorgere di questa situazione”.