La guerra tra Russia ed Ucraina sfonda oggi la porta del 770esimo giorno, nel quale si registrano diversi attacchi mirati condotti dall’esercito russo nei confronti di Kiev e delle sue infrastrutture critiche. Sul campo di battaglia, almeno dal punto di vista delle linee al fronte, non si registrano grandi stravolgimenti da nessuna delle due parti ormai da diverse settimane, mentre negli ultimi giorni si sono intensificate le promesse di attacchi massicci da parte del Cremlino.
Separatamente alla guerra, infatti, la Russia ritiene l’Ucraina colpevole (se non direttamente, quantomeno indirettamente) dell’attentato che c’è stato a Mosca nel quale hanno perso la vita 144 persone, nonostante la rivendicazione da parte dell’Isis. In virtù dell’attentato, Mosca dichiara che circa 16mila russi hanno deciso di arruolarsi, unendosi al 100mila registrati dall’inizio del 2024, per combattere sul fronte della guerra tra Russia e Ucraina per, spiega il Cremlino, “vendicare le vittime della tragedia avvenuta il 22 marzo 2024”. Sempre il Cremlino, nella giornata di oggi ha messo in guardia la comunità internazionale sulla “aggressiva politica terroristica” che Kiev sta conducendo contro le infrastrutture critiche russe, sottolineando la necessità di “intensificare la mobilitazione e l’allerta di tutti i nostri servizi”.
Guerra Ucraina-Russia: Stoltenberg chiede “denaro fresco” per Kiev, esortando la Nato ad agire
Tornando sul campo di battaglia, sembra che la guerra contro la Russia non stia procedendo come vorrebbe l’Ucraina, con alcuni funzionari che iniziano ad ipotizzare scenari tragici. Alcuni alti ufficiali ucraini, per esempio, a Politico sottolineano che “non c’è nulla che possa aiutare l’Ucraina adesso perché non esistono tecnologie in grado di compensare la grande massa di truppe che la Russia scaglierà contro di noi”. Tecnologie di cui “non disponiamo” e che “neanche l’Occidente ha in numero sufficiente”.
Secondo gli ufficiali, il quadro della guerra contro la Russia è cupo, perché le linee di difesa dell’Ucraina rischiano di “crollare ovunque i generali russi decideranno di concentrare la loro offensiva”. Contestualmente, però, al Guardian una fonte dell’intelligence ha riferito che “nella prima metà del 2024 sarà messo in atto il terzo tentativo per far saltare in aria il ponte di Kerch“, che collega la Crimea ed è considerato fondamentale per gli approvvigionamenti russi. Sempre oggi, infine, la guerra tra Russia e Ucraina è tornata tema di dibattito per la Nato, con il segretario Jens Stoltenberg che ha sottolineato l’esigenza di Kiev di ricevere “denaro fresco”, oltre che aiuti “prevedibili e costanti”. Non a caso, come spiega anche Tajani, tra i temi all’ordine del giorno i ministri degli Esteri dell’Alleanza getteranno le basi per creare un fondo da 100 miliardi a favore di Kiev. Stoltenberg, inoltre, ha ribadito come l’Ucraina “diverrà un membro della Nato”, sottolineando che “è questione di quando, non di se”.