Una banca di promozione. Un luogo di proposta. Un centro di competenza. Così ama definire Cassa depositi e prestiti l’amministratore delegato Dario Scannapieco, che nella conferenza stampa convocata per illustrare i risultati del bilancio 2023 e del piano strategico 2022-2024 si spinge a dire che i punti di forza della più importante istituzione finanziaria del Paese sono il gioco di squadra, l’approccio inclusivo e la cultura d’impatto.
Eppure, i dati per Cdp non sono per niente male. Anzi, in miglioramento su ogni fronte. E di fronti CdP ne ha davvero molti da presidiare. E in forma dinamica, secondo un atteggiamento che vuole definire i nuovi compiti della Cassa che sempre più si propone nei panni del protagonista sulla scena economica sostenendo gli enti locali nelle proprie scelte d’investimento, accompagnando le imprese meritorie a crescere, diventando suggeritore di strategie e soluzioni.
Così facendo, per partire dalla fine, l’utile netto conseguito lo scorso anno si attesta sui 3,1 miliardi a fronte dei 2,5 dell’esercizio precedente. Un indicatore di salute che sale a 5 miliardi a livello di Gruppo. Il patrimonio netto cresce dell’8% e si attesta sui 27,9 miliardi. In controtendenza rispetto al mercato, crescono anche i crediti, giunti a quota 124 miliardi, a favore del mondo produttivo e delle pubbliche amministrazioni.
Sempre nel 2023 sono state impegnate risorse per 20,1 miliardi con un effetto leva di 2,7 che ha consentito di mobilitare 50,3 miliardi tutti a beneficio del sistema Italia. Nel biennio 2022-2023, 50 miliardi di risorse proprie hanno messo in gioco 133 miliardi per investimenti che hanno interessato l’intero territorio nazionale secondo una vocazione sempre più spiccata a valorizzare le realtà locali, anche grazie a più puntuale presenza di uffici fuori Roma.
Per dare un’idea del peso di Cdp sul complesso dell’economia, le sue attività generano un valore pari all’1,6% del Pil nazionale e hanno consentito di creare o mantenere in vita almeno 410mila posti di lavoro. Sessantamila sono le aziende finanziate nel 2022-2023 in via diretta, con un lavoro di strategia e presidio portato avanti da Fabio Barchiesi direttore Sviluppo e Governance di Cdp Equity, o attraverso le banche, 2.400 gli enti pubblici sostenuti, 50 milioni gli italiani residenti in Comuni che hanno rapporti in essere con la Cassa per realizzare opere o altro.
Insomma, ai vecchi e consolidati prodotti della ditta se ne sono aggiunti altri per fronteggiare nuove esigenze e gettare uno sguardo lungo sul futuro che vuol dire anche guardare con più attenzione al di fuori dei confini nazionali. Cresce la collaborazione con le istituzioni europee e si rafforza il ruolo nella cooperazione internazionale con CdP sempre meglio collegata agli investitori globali e agli istituti esteri di promozione e sviluppo.
Un impegno particolare di Cdp riguarda il sostegno alle start-up e si conferma la logica sussidiaria, complementare e addizionale, dell’intera operatività con alcuni punti chiave: la centralità dell’impatto di ogni scelta, l’interesse al Mezzogiorno, la spinta al cambiamento con particolare riguardo ai temi ambientali, la messa a terra delle risorse europee, l’accompagnamento alle realtà emergenti con un occhio di riguardo all’effervescenza del continente africano.
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