SONDAGGI POLITICI QUORUM VERSO LE EUROPEE: LE INTENZIONI DI VOTO E LA FIDUCIA NEI LEADER, PESA LA LITE PD-M5S
Non è un periodo semplice per il “campo largo”: i sondaggi politici registrano una netta flessione tanto per il Pd quanto per il Movimento 5 Stelle e non sono solo i casi giudiziari a Bari e Torino – relativi ad esponenti dem – ad accendere le “micce” sull’asse Nazareno-5Stelle. La lite fra Conte e Schlein, in parte ricomposta con la “stretta di mano” a favor di fotografi in un convegno di martedì alla Camera, pesa e non poco sul progetto di alleanza contro il Centrodestra a guida Meloni: parte dei rispettivi partiti non è affatto d’accordo col convolare a nozze in un unico “campo largo progressista” e i continui “strappi” di Giuseppe Conte iniziano a innervosire anche Elly Schlein. L’impressione è che si cerchi il sorpasso alle Europee come sorta di “spareggio” per chi avrà le redini del Centrosinistra nei prossimi mesi: su questo punterebbe molto il leader M5s con il Partito Democratico che non vuole certo stare a guardare.
Guardando gli ultimi sondaggi politici disponibili a livello nazionale – ovvero le intenzioni di voto Swg per La7 e Quorum/YouTrend per SkyTG24 dello scorso 8 aprile – la flessione di Pd e M5s è eloquente: sotto il 20% i Dem, appena al 16% i 5Stelle, con Fratelli d’Italia che è tornata a volare proiettata verso il 28 su base nazionale. Mentre il “derby” interno al Centrodestra fra Lega e Forza Italia verso le Europee non compromette l’unità di Governo e l’alleanza anche nei territori, in casa Centrosinistra non si può dire lo stesso: Pd-M5s in lite, l’area ex terzo polo che perde pezzi (oggi l’addio di Pizzarotti a PiùEuropa dopo l’accordo non gradito con Renzi in “Stati Uniti d’Europa”), l’Alleanza Verdi-Sinistra gravita attorno al 4% e nulla più. Osservando i sondaggi politici Quorum su giudizio per i singoli leader scopriamo come inoltre la differenza anche personale tra le due principali avversarie alle prossime Europee vedono un abisso di consenso nel confronto attuale: Meloni è al 37% in ripresa contro il 35% di Conte, 30% di Tajani e soprattutto il 27% della leader Pd Elly Schlein, ferma al consenso rilevato un mese fa. Chiudono il “borsino” dei leader Salvini al 23%, Calenda al 15% e Renzi all’11%.
📊 #Sondaggio Quorum/YouTrend per @SkyTG24: FdI è al 27,7%, mentre FI (7,9%) supera la Lega (7,5%). Stati Uniti d’Europa debutta al 4,6%, mentre sono sotto lo sbarramento delle europee AVS (3,9%), Azione (3,1%) e le nuove liste di Michele Santoro (2,2%) e Cateno De Luca (1,6%). pic.twitter.com/hhPecMFL4e
— YouTrend (@you_trend) April 8, 2024
DRAGHI O VON DER LEYEN? CENTRODESTRA HA SCELTO: GLI ALTRI SONDAGGI POLITICI SULLE EUROPEE 2024
Lasciando un attimo la battaglia tra i partiti ma rimanendo sul tema Europee, i sondaggi politici raccolti per SkyTG24 lunedì scorso hanno provato ad approfondire il rapporto diretto tra elettorale e istituzioni europee: secondo il 71% degli italiani le decisioni prese a Bruxelles pesano molto sulla vita quotidiana, mentre solo il 22% ritiene siano pressoché inutili. È un dato importante perché capovolge il “senso comune” degli scorsi anni in cui il voto per l’Ue veniva visto come una perdita di tempo per questioni troppo lontane dalle proprie quotidianità.
In questo senso, è stato chiesto dai sondaggi Quorum un giudizio sui due principali candidati “politici” al momento in lizza – secondo i media Ue – per il ruolo di Presidente della Commissione Europea (stante il vantaggio che dovrebbe mantenere il Partito Popolare Europeo nei risultati finali delle Europee, ndr): ebbene, solo il 12% ad oggi preferirebbe Ursula Von der Leyen ancora alla guida dell’Europa invece che l’ex Premier ed ex BCE Mario Draghi, scelto da ben il 52% dell’elettorato. Sebbene fonti europee da mesi ormai riportino il nome di “Super Mario” come probabile nuovo Presidente del Consiglio Ue, è interessante vedere come si esprimono i vari elettorati sulla scelta di Draghi alla guida della Commissione Ue. Il 58% degli elettori FdI infatti sposa l’idea Draghi successore di Von der Leyen, percentuale che sale al 59% per l’elettorato di Lega e Forza Italia, mentre tra i dem al 77% si punterebbe su Draghi, 41% infine per i grillini.