Ospite di Caterina Balivo a La Volta Buona, Sergio Caputo ripercorre i suoi successi nel mondo della musica, a partire dal celebre testo ‘Susanna’, scritto su richiesta di Caterina Caselli. Poi ha aggiunto: “Nel 1983, dalla sera alla mattina, mi sono trovato ad essere pari ai cantanti famosi. Inizialmente ero direttore di una grande azienda di grafica. C’era una persona che aveva bisogno di un grafico, in seguito mi hanno preso in questa grande azienda. Avevo l’hobby della musica ed in seguito mi hanno fatto incidere questo album.”
Sergio Caputo ammette, tuttavia, di non amare la notorietà: “Io sono una persona molto schiva, quindi quando scendo dal palcoscenico mi piace tornare nell’anonimato. Lo faccio anche per i miei tre figli, che hanno 11, 10 e 6 anni.” (Aggiornamento di Anna Montesano)
Sergio Caputo, la carriera: da Il Garibaldi Innamorato ai Festival di Sanremo
Sergio Caputo sarà ospite a La volta buona, il programma di Caterina Balivo che torna in onda oggi pomeriggio su Rai 1. La carriera del celebre cantante ha sfiorato generi quali lo swing e il pop, avvicinandosi poi alla scena jazz e diventando presto uno dei più raffinati e stimati esponenti del cantautorato italiano. La prima importante ventata di popolarità arriva nel 1983 con il suo primo album Un sabato italiano, pubblicato per la CDG. L’anno successivo pubblica poi il suo secondo album, Italiani mambo.
La carriera di Sergio Caputo è indissolubilmente legata anche al Festival di Sanremo, al quale ha preso parte per ben 3 volte. La prima partecipazione è datata 1987, quando si è presentato con il celebre brano Il Garibaldi Innamorato, uno dei brani di maggior successo del suo ricco repertorio artistico. In concomitanza con la pubblicazione dell’album del 1989 Lontano che vai, prende parte per la seconda volta a Sanremo con Rifarsi una vita. La terza partecipazione è invece del 1998 con il brano Flamingo.
Sergio Caputo, il successo tra Italia e USA e la sperimentazione nella musica
“Dal 1998 al Festival di Sanremo non sono stato mai più invitato. Non so spiegarmi il perché. Detto ciò mi rendo conto che la scelta del Festival si fa ormai da anni sui personaggi anche se sbucati dal nulla pochi mesi prima, non più sulla qualità delle canzoni che infatti vengono rapidamente dimenticate“: così Sergio Caputo aveva commentato la sua mancata partecipazione al Festival di Sanremo negli ultimi anni, in un’intervista rilasciata all’Ansa nel 2021.
Ma il celebre cantautore ha anche viaggiato fuori dall’Italia sul finire degli anni ’90, come negli Stati Uniti. Dopo il tour del 1998, in particolare, decide di trasferirsi in California e di dedicarsi a tempo pieno al jazz. Caputo in carriera ha pubblicato brani immortali come Un sabato italiano e Bimba se sapessi, diventando stimato autore e sperimentatore di differenti generi, tra cui la musica latina e la musica leggera. Inoltre, si è distinto anche per le sue eccellenti doti alla chitarra elettrica.