Chi sono Lorenzo e Leonardo Tano, i figli di Rocco Siffredi
Lorenzo e Leonardo Tano sono i figli di Rocco Siffredi nati dal matrimonio con Rosa Caracciolo. Lorenzo è sicuramente il figlio più “famoso” visto che ha partecipato a Ballando con le Stelle riscuotendo anche un grandissimo successo. Leonardo, invece, è il figlio minore e dopo aver conseguito la laurea in ingegneria meccanica ha deciso di dedicarsi allo sport. Il figlio di Rocco, infatti, è un astro nascente dell’atletica italiana. Lorenzo, invece, dopo una laurea in Finanza, economia e commercio si divide tra il lavoro con il papà e il mondo dello spettacolo. Il debutto a Ballando ha cambiato sicuramente la sua vita come ha raccontato dalle pagine del Corriere della Sera: “la gente non mi conosce e se mi conoscono è perché sono suo figlio. Rappresento una scommessa”.
I figli di Rocco Siffredi, ospiti di Stasera c’è Cattelan, hanno raccontato come hanno scoperto del lavoro del padre: “eravamo piccoli, abbiamo preso una cassetta in mano e c’era scritto sopra ‘Tarzan’. Ed eravamo molto curiosi di vedere cosa ci fosse dentro. Abbiamo messo la vhs nel videoregistratore e lì c’erano i nostri genitori insieme”. Leonardo, il “piccolo di casa”, ha aggiunto: “sì, eravamo soli a casa io e lui. Diciamo che questa è stata la base, il primo incontro con la scoperta del suo lavoro. Però c’è stato anche altro poi. Non c’è mai stato un discorso specifico. Quindi non ci siamo mai messi al tavolo a parlare. Anche perché in casa ci sono i premi, poi i giornali con le sue foto, che abbiamo sempre visto. E’ stato un percorso e non è mai stata una cosa diretta. Papà non è che ci ha mai riunito per dire tutto. Con il tempo, un episodio alla volta, abbiamo capito. Però la prima è stata quella cosa della cassetta”.
Lorenzo e Leonardo Tano: “lavorare con Rocco Siffredi…”
Se Leonardo Tano ha deciso di dedicarsi allo sport, Lorenzo Tano ha deciso di lavorare con il padre Rocco Siffredi. “Ho iniziato a lavorare con papà. Prima, da appassionato di tecnologia, gli ho fatto cambiare tutta l’attrezzatura, che era un po’ datata, ma lui non sapeva usare le nuove telecamere così ho dovuto fargli un po’ di formazione. Da lì in poi ho iniziato a lavorare fisso in produzione, concentrandomi anche su tutta la parte di progetti futuri, di ampliamento del business” – ha detto il figlio di Rocco Siffredi che ha aggiunto – “la prima volta sul set sciocca un po’ tutti ma basta arrivare alla fine della giornata perché tutto si normalizzi completamente”.
Sicuramente il vivere in Ungheria gli ha permesso di affrontare la cosa in maniera più naturale, anche se non farebbe mai il lavoro del padre: “no, non lo farei . Quando papà mollerà mollerò subito anche io, non continuerò a fare quello che fa, anche perché il suo stile non mi piace tantissimo. Il modo in cui fa le riprese, non è quello che farei io. Lo supporto ma quando smette dico basta anche io e lì dovrò capire cosa fare. Al momento stiamo lavorando a una piattaforma educazionale, che si rivolge a chi vuole lavorare nel settore ma, principalmente, agli altri, con un corso dedicato alla sessualità”.