Un pezzo di storia della musica italiana è stato oggi ospite di Caterina Balivo a La Volta Buona: stiamo parlando di Gigliola Cinquetti, voce inconfondibile e vera e propria icona del settore. La cantante è partita dal celebrare le esperienza al Festival di Sanremo, in particolare riferendosi all’ultima edizione dove Amadeus l’ha invitata a 60 anni dal suo brano più celebre, “Non ho l’età”. Altrettanto felice è il ricordo dei due anni prima, quando si è ritrovata sul palco dell’Ariston senza platea a causa del Covid: “Mi sono sentita importante perchè andare nelle case delle persone quando non si poteva uscire penso sia stato un grande merito della Rai, di Amadeus e di tutto il team che ha organizzato quel Festival davvero difficile”.
Proseguendo nel suo racconto, Gigliola Cinquetti ha offerto un ritratto del rapporto viscerale con sua madre. “Mia madre era una donna fortissima, spavalda e coraggiosa: per me ha fatto delle cose straordinarie. Ha cambiato vita dalla sera alla mattina e, abituata com’era servita e riverita, anche molto pigra; non mi ha mai accompagnata a scuola o prepararmi la colazione. Invece quando io ho avuto questo exploit ha iniziato a viaggiare in giro per il mondo, è stata un’avventura faticosissima. Come Thelma & Louise siamo andati incontro alle più grandi avventure”. La cantante ha poi aggiunto: “Noi eravamo sempre in movimento e ad esempio quando andammo in Giappone, 25 ore di volo, mi chiedevo se ci fosse stato qualcuno ad aspettarmi e mia madre mi disse: ‘Vedremo…’. Ed effettivamente le persone c’erano!”.
Gigliola Cinquetti a La Volta Buona: “Una volta c’è stato un maxi-incidente a causa mia…”
Gigliola Cinquetti ha impreziosito l’intervista a La Volta Buona con innumerevoli aneddoti, anche piuttosto simpatici come ad esempio la storia del ‘tamponamento’. “Quando passavo in strada canticchiavano le mie canzoni e io pensavo mi prendessero in giro, una volta in Via Manzoni dicevano: ‘Hai visto chi c’è?’, e sono andati a sbattere! Erano 5 macchine, io sono scappata…”. Parlando poi dell’eleganza e della classe che da sempre le appartengono, la cantante ha raccontato: “Avere classe non aiuta, una volta conducevo un programma televisivo e ricevetti un mazzo di fiori con un biglietto di congratulazioni; si complimentarono proprio per la mia classe ma il giorno dopo mi hanno licenziata”.
Gigliola Cinquetti è stata incalzata da Caterina Balivo anche a proposito del rapporto con Luigi Tenco. Il compianto cantautore la definì falsa, al punto da dirle faccia a faccia: “Ti odio”. “Quel pensiero non era solo suo, era abbastanza diffuso in un ambiente giovanile politicamente impegnato; siccome in quel momento il mondo andava in direzione della liberalizzazione della sessualità la canzone è stata vissuta come un inno alla castità, cosa che non era. In realtà si parla del contrario, di una relazione tra due persone con una sostaziosa differenza d’età; vista con gli occhi di oggi può essere considerata una canzone femminista. Cambiando argomento e passando al tema sentimentale, Gigliola Cinquetti ha simpaticamente descritto anche il rapporto con suo marito Luciano: “Abbiamo litigato tantissimo, ora è tanto tempo che non succede ma abbiamo litigato per anni; non ricordo neanche perché. Se dovessi descrivere il nostro rapporto direi ‘lotta continua’”.