Il Portogallo detiene il record di partecipazioni all’Eurovision Song Contest, non avendo mai mancato un’edizione dal 1964, ma vincendo una volta sola nel 2017, quando Salvador Sobral vinse in Ucraina, a Kiev. Quest’anno, all’Eurovision 2024, il Paese porta sul palco di Malmö, nella semifinale di martedì 7 maggio, la cantante Iolanda, con Grito, un pezzo pop che non tradisce le sue radici iberiche.
Iolanda, chi è la rappresentante del Portogallo, in gara all’Eurovision 2024
Nata ventinove anni fa a Figueira da Foz, supportata dai genitori, Iolanda Costa coltiva la sua grande passione per la musica prima alla Tecnimúsica e dopo al Conservatorio. Dopo la laurea in scienze della comunicazione e il tentativo di entrare nel mondo della musica esibendosi in vari locali e concorsi per talenti nazionali, si trasferisce all’Università del Sussex per perfezionare la sua preparazione nella scrittura delle canzoni.
Dopo le esperienze del concorso Uma Canção para Ti del 2008, Ídolos nel 2012 e aver mancato la qualificazione di The Voice Portugal nel 2014, riesce finalmente, nel 2022, a esordire con il suo promo EP: Cura.
Si giunge, infine, al 2024, anno in cui riesce a imporsi per portare la bandiera portoghese all’Eurovision Song Contest con la canzone Grito, avendo superato i suoi rivali alla selezione del Festival da Canção.
Emozionata, ma determinata a far valere le sue indubbie doti canore, Iolanda si presenta all’ESC 2024 senza alcun timor reverenziale verso i suoi avversari, ma con molto rispetto per la professionalità e dedizione di tutti.
Iolanda considera il palco svedese come un’occasione d’oro per ampliare i propri orizzonti e collaborazioni nel mondo musicale, oltre a vivere un’avventura dalla quale si possono solo trarre insegnamenti da sfruttare lungo tutta la carriera artistica, complice l’inevitabile osmosi di esperienze tra i partecipanti.
Iolanda, significato della canzone Grito, in semifinale all’Eurovision 2024
Grito (in italiano “grido”) è un serbatoio di dinamicità che esplode attraendo tutti coloro che non sono mai paghi, che non si arrendono mai e tendono sempre e continuamente a crescere e migliorarsi, lasciando indietro tutto ciò che ha creato dolore, tentennamenti e paure. Musicalmente è una ballad che dà spazio alla liricità del fado, la musica tradizionale del Portogallo, ma con una ventata di contemporaneità.