Si sta tenendo in questi giorni l’ultimo incontro dei ministri degli Esteri dell’Unione Europea, che si sono riuniti in Lussemburgo per discutere sulla situazione internazionale, tra la guerra in Ucraina contro la Russia (che ha abbondantemente sfondato la porta dei due anni) e quella a Gaza (che imperversa da ‘soli’ 6 mesi e sembra essere vicina alla sua conclusione): secondo quanto riporta Reuters la Svezia, nella persona del ministro degli Esteri Tobias Billstrom, ha intenzione di porre l’accento sulla cosiddetta flotta di navi ombra che da oltre due anni continuano a trasportare (illegalmente) il petrolio della Russia, anche verso l’Europa e gli Stati Uniti.
“L’adozione del quattordicesimo pacchetto di sanzioni”, secondo Billstrom, “è una delle cose più importanti” dell’incontro tra i ministri, proponendo di includere al suo interno “misure contro l’importazione del gas naturale russo“, ovvero il GNL mai colpito da alcun tipo di limitazione. Similmente, secondo il ministro della Svezia per frenare l’avanzata militare della Russia (e, soprattutto, sostenere la difesa dell’Ucraina) è importante anche “fare qualcosa contro le navi ombra“, ma senza alcuna proposta concreta per un piano che appare (a dir poco) complicato.
Cosa sono le navi ombra della Russia e come aggirano le sanzioni
Insomma, dopo anni in cui a vario titolo i media, le associazioni e gli Osservatori di mezzo mondo parlando delle navi fantasma della Russia, qualcosa negli uffici dell’Unione Europea inizia a muoversi, anche se rimane l’incognita su cosa sia quel “qualcosa” a cui si riferisce il ministro della Svezia; mentre Reuters chiarisce che il pacchetto di sanzioni non è tra le misure in discussione nel vertice lussemburghese.
Venendo al nocciolo della questione, però, quello avanzato da Billstrom è un tema piuttosto importante perché seppur fino poco più di un anno fa l’occidente si diceva certo che le sanzioni avrebbero disintegrato l’economia russa, questa ha continuato a crescere: secondo le stime del Fondo monetario internazionale, il Cremlino ha chiuso il 2023 con un aumento del Pil di circa il doppio rispetto a quello europeo; oltre ad aver segnato il record di esportazione del petrolio. La Russia, infatti, è riuscita ad aggirare le sanzioni con le navi ombra di cui parla il ministro della Svezia, che sono di fatto una flotta navale che non batte alcuna bandiera nazionale e che viene usata per trasportare il petrolio verso altri stati (in larghissima parte India e Cina), bypassando i controlli occidentali: quel greggio, oltre ad essere venduto ad un prezzo di comodo ai partner russi, viene poi rivenduto in Occidente, ‘ripulito’ grazie ad una nave che batte una bandiera non sanzionata.