“Intorno all’antifascismo è possibile e doverosa l’unità popolare“: sono le parole con cui il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricordato la Liberazione durante la tradizionale deposizione della corona d’alloro al Milite Ignoto che si tiene ogni 25 aprile, poche parole ma ben dosate e che possono diventare anche degli ottimi spunti per i nostri auguri. Mancano, infatti, poche ore alla fine della giornata e anche i più ritardatari dovrebbero sbrigarsi per non rischiare di rimanere ‘tagliati fuori’ dal gioioso spirito festivo del 25 aprile!
Proseguendo nel suo discorso, Mattarella ha ricordato che “occorre, oggi e in futuro, far memoria delle stragi” nazifascista, “e di quelle vittime” perché (e questa è veramente un’ottima frase per gli auguri): “Senza memoria [del 25 aprile], non c’è futuro“. Gli ha fatto eco poco dopo anche la premier Giorgia Meloni, presente sempre all’Altare della Patria, ricordando che “nel giorno in cui l’Italia celebra la Liberazione, che con la fine del fascismo pose le basi per il ritorno della democrazia” tutti dovrebbero ribadire la propria “avversione a tutti i regimi totalitari e autoritari” per “difendere la democrazia e per un’Italia finalmente capace di unirsi sul valore della liberà“. (agg di LD)
PARTIGIANI NON SOLO COMUNISTI: GLI AUGURI PER LA FESTA DEL 25 APRILE… ANCHR CRISTIANA
Le truppe angloamericane, i partigiani comunisti e pure le tante forze sociali anti-fasciste come liberali, cattolici e socialisti: la festa del 25 aprile e gli auguri conseguenti per la Liberazione scandiscono la giornata dall’alto valore “retorico” e politico, ma non solo. Come ha ricordato oggi al “Corriere della Sera” e al “Foglio” il Presidente della Camera Lorenzo Fontana, «quel che occorre, invece, è riconoscersi in valori che sono e che devono essere comuni, a partire da quelli che hanno ispirato la nostra Costituzione, frutto della Resistenza antifascista, che ci tengo a ricordare, non è stata solo comunista, ma anche cattolica, liberale, monarchica».
Negli auguri per la festa del 25 aprile, tra le frasi utilizzate dalla nota dell’Azione Cattolica ambrosiana è centrale il tema dell’affermazione di «libertà, dignità umana e democrazia», fino al 1945 «avviliti e negati da una ventennale dittatura senza scrupoli». In questa giornata si ricorda il coraggio e la determinazione del popolo italiano nel lottare contro parte della sua stessa nazione, con l’aiuto decisivo degli Alleati: ricordando ancora i tanti partigiani cristiani morti per la libertà, l’Ac ricorda «Mossi da una profonda fede nei principi di solidarietà, fraternità e giustizia, essi hanno alimentato la propria azione con l’eroismo quotidiano dell’amore, ribellandosi alla sopraffazione e alla violenza, per ricostruire un Paese completamente distrutto e per garantire la pace e il progresso ai propri figli e ai propri nipoti». (agg. di Niccolò Magnani)
LA FESTA DELLA LIBERAZIONE E LA LIBERTÀ DI GABER: UNO SPAZIO DI INCIDENZA NON BANALE…
«Voglio essere libero, come un uomo»: Giorgio Gaber e il 25 aprile, una Festa della Liberazione che per decenni i movimenti di sinistra in tutta Italia hanno rappresentato con la canzone politica-simbolo del grande autore milanese. E dunque capiterà sicuramente anche oggi che magari qualche parente, oppure qualche giovane amico più “impegnato”, vi scodelli una delle frasi più iconiche di quel brano per farvi gli auguri del 25 aprile, «la libertà non è star sopra un albero, libertà è partecipazione». Un inno clamoroso alla centralità della democrazia per celebrare la vera liberazione dalla dittatura nazifascista.
Ecco però, se si conosce un pochino meglio Gaber si saprà che proprio “La libertà” è uno dei brani di cui meno andava orgoglio il “signor G”: non per il contenuto ma per le parole e il linguaggio impiegato che non lo soddisfarono mai appieno, tanto da rivendicare anni dopo con l’amico e co-autore Sandro Luporini la necessità di cambiare quelle frasi. Come spiegò lo stesso Gaber in un dialogo con Roberta Calcagno, Cristina Castellari e Maurizio Puppo pochi anni prima della sua morte, «Quando canto “la libertà è partecipazione” mi rendo conto dell’inadeguatezza del termine che rischia di essere frainteso. Posso criticare questa canzone sul piano del linguaggio, ma non sul piano del contenuto». Secondo Giorgio Gaber, sarebbe stato più giusto mettere «“la libertà è spazio d’incidenza”, però come canzone non veniva molto bene». Lo spazio di incidenza, la possibilità che un “Io” possa esprimersi in libertà senza le costrizioni del potere, evitando però la retorica opposta che troppo spesso viene ancora utilizzata di una libertà garantita solo dallo Stato e dalla politica. È l’esatto intento gaberiano: come spiegava bene Umberto Folena su “Avvenire” in un 25 aprile di molti anni fa, «La festa della Liberazione è bella e importante e preziosa perché ci ricorda che la libertà non è mai data per sempre, acquisita, come un bene che si possiede. Ma è liberazione, un work in progress che non ha mai fine, una conquista continua». La libertà è liberazione perché qualcosa (o Qualcuno) ha liberato, ci ha liberato, e forse molti anni prima di quel 1945… (agg. di Niccolò Magnani)
LA FESTA DELLA LIBERAZIONE E LE FRASI PER IL 25 APRILE: I “SOGNI” DI CALVINO
Siamo arrivati anche quest’anno, il 2024, ad un nuovo 25 aprile, giornata in cui le sveglie suonano più tardi (almeno per molti di noi), le città di riempiranno di una nuova aria patriottica e quasi ovunque sorridenti ci scambieremo dei calorosi auguri: oggi, infatti, si ricorda quella difficile (ma importantissima) Liberazione dalle truppe nazifasciste che portò il nostro Bel Paese, martoriato e indolenzito, verso la Repubblica che ci è ancora tanto cara! Noi, come sempre, saremo al vostro fianco per tutto il giorno, per consigliarvi alcune frasi e citazioni che potrete usare per fare gli auguri di buon 25 aprile 2024 al vostro vicino di casa, al gruppo delle mamme di scuola su WhatsApp, o anche a tutti quei cari che non riuscirete a vedere di persona.
Per scaldare un po’ i nostri motori (ricordandovi che nel corso della giornata pubblicheremo tra queste righe altre frasi, sempre nuove e il più originali possibili), scomodiamo subito Italo Calvino, tra i nostri poeti più famosi ma anche un autentico Partigiano, che fucile alla mano combatté in prima persona: “I sogni dei partigiani sono rari e corti“, scrisse in un celebre pensiero che potremmo usare per gli auguri del 25 aprile, “sogni legati alla storia del cibo sempre poco e da dividere in tanti“.
CANZONI E FRASI PER UN BUON 25 APRILE 2024 CON AUGURI ORIGINALI
Messa da parte la prima frase, prima di suggerirvene un altro paio, vogliamo lasciarvi anche un paio di canzoni, sempre in qualche modo collegate al 25 aprile 2024, che potrete ascoltare per entrare nello spirito partigiano della Liberazione, ma anche per trarre alcune frasi per i vostri auguri! Oltre alle super classiche ‘Bella ciao‘ e ‘Fischia il vento‘, nella storia della musica italiana centinaia di artisti hanno dedicato un pensiero alla Liberazione, come il Collettivo Musicale Emily con la sua ‘Partigiani‘, oppure anche i famosi Modena City Ramblers con ‘Oltre il ponte‘, o il più famoso Guccini con la sua struggente ‘Auschwitz‘. Oltre a trovare delle frasi di buon 25 aprile 2024 tra questi versi, ricordatevi che potreste anche usare direttamente le canzoni per degli auguri ‘collettivi’ nella vostre stories di Instagram, così come (grazie a YouTube) potrete linkarle nei messaggi.
Torniamo subito alle frasi, però, (ri)partendo subito in quarta con Simone Weil, che più che citare direttamente la Liberazione, ha parlato del tema della libertà: “Nulla al mondo può impedire all’uomo di sentirsi nato per la libertà. Mai, qualsiasi cosa accada, potrà accettare la servitù; perché egli pensa“. Guardando ai nostri storici politici che quel fascismo (e, soprattutto, il ‘primo’ 25 aprile della storia), per gli auguri potremmo guardare all’ex parlamentare Nilde Iotti, che parlando della Resistenza ha ricordato come fu “un fatto straordinario. Aveva realizzato una unità veramente eccezionale“.