Domani è il compleanno di Liliana Resinovich che avrebbe compiuto 66 anni. I familiari, l’amico speciale Claudio Sterpin, vogliono onorare la sua memoria facendo luce sulla sua morte. Non ci stanno ad archiviare questo caso come un suicidio. E’ un’ipotesi che rimandano al mittente e puntano il dito dritto al marito, Sebastiano Visentin. Da lui vogliono risposte e la verità su cosa sia successo quel giorno. A fare da “portavoce” è la cugina di Liliana Resinovich intervista dai microfoni della Vita in diretta. Silvia non ha dubbi: “Volevamo che Sebastiano si desse da fare, che la cercasse e lui invece parlava di avere un alibi perfetto. Cosa serve l’alibi perfetto al marito di una donna scomparsa? Siamo arrabbiati, perché le telecamere in città non hanno mai inquadrato lui e la sua bicicletta”. Dubbi anche sui 12 video della sua telecamera GoPro: per i tecnici Sebastiano avrebbe potuto cambiare l’orario dei suoi video effettuati con la bicicletta. Anche perché c’è una discrepanza tra l’orario di un video e la cella telefonica che colloca Sebastiano vicino alla Wind dove doveva recarsi Liliana Resinovich.
La cugina di Liliana Resinovich è un fiume in piena: “Noi riteniamo che lui sappia qualcosa. Con la moglie scomparsa come si fa a dar via le sue cose, ad andare in sauna, oppure al bar con gli amici? Noi pensiamo che lui sappia qualcosa. Liliana Resinovich era talmente legata alla nipote che mai e poi mai si sarebbe ammazzata. Lui non ha mai avuto una reazione da marito in tutta questa vicenda”.
Ormai il pressing della famiglia di Liliana Resinovich si fa pressante intorno al marito Sebastiano: Lui si è sempre difeso e ad oggi non è in alcun modo tra gli indagati e i sospettati. Ma le sue continue contraddizioni, i vuoti di memoria i tanti silenzi alimentano dubbi, sospetti e accrescono la rabbia di parenti e amici. Prosegue la cugina Silvia: “Sebastiano racconta che la sera prima di sparire la moglie piangeva e lui cosa fa? Il giorno dopo si chiude nel suo studio e tiene per tre ore il cellulare spento e poi se ne va via in bicicletta e non fa una telefonata alla moglie. Vi pare possibile?”.
Silvia non di dà pace e vuole risposte per sua cugina Liliana Resinovich: “Siamo stufi delle versioni diverse che continua a fornire Sebastiano. Lui, siamo certi che qualcosa sa: metta in ordine la sua testa e parli! Non credo che sia stato lui materialmente ad averla uccisa”.
Domani sarebbe stato il compleanno di Liliana Resinovich: “Lei avrebbe dovuto festeggiare in serenità col suo amore ritrovato, con Claudio Sterpin. E’ inutile che Sebastiano neghi l’amore tra sua moglie e l’amico speciale, ormai lo sa tutta Italia, su questo mi scrivono pure dall’estero”.
La famiglia non vuole mollare e andrà fino in fondo per dimostrare che mai e poi mai Liliana Resinovich si sia ammazzata: “Gli inquirenti devono indagare – continua Silvia – devono approfondire tutti i dettagli che non tornano su questa vicenda. Mia cugine ha subito dei colpi, e non si racconti che sono ematomi dovuti a una caduta, E’ stata colpita. Io ho le immagini sul cellulare che non posso mostrare ma fanno impressione!”. Una promessa che sa un pò di “minaccia” dovuta allo sconforto e alla disperazione: “Noi vogliamo rispettare la legge, ma se gli inquirenti non si daranno una mossa io farò come i parenti della Cucchi: andrò in giro per l’Italia a mostrare le immagini del volto di Liliana Resinovich tumefatto, così la gente vedrà coi suoi occhi cosa ha subito mia cugina e crederanno al fatto che non si sia uccisa”.