LA NUOVA “GAFFE” DEL PRESIDENTE BIDEN ALL’EVENTO SULL’ABORTO
Un segno della croce per un Presidente cattolico non dovrebbe suscitare tutto questo scandalo, se non per i consuetò detrattori del cristianesimo che invocano la “woke culture” a favore di tutte le minoranze e confessioni, tranne la “vecchia” Chiesa. Solo che questa volta il gesto fatto dal Presidente Joe Biden intercetta una nuova “gaffe” dal significato tutt’altro che “innocente”: lo scorso 23 aprile sul palco di Tampa, in Florida, il Presidente dem ha partecipato ad una convention di protesta contro la sentenza della Corte Suprema Usa che ha riconosciuto nel 2022 l’aborto non più come “diritto costituzionale” e contro la legge in Florida contro l’interruzione di gravidanza dopo 15 settimane (a firma Ron DeSantis). E mentre la leader del Partito Democratico in Florida Nikki Fried parlava della necessità di abolire queste leggi, Biden ha fatto un “misterioso” segno della croce.
Al di là delle ricostruzioni sull’eventualità di un gesto inconsulto e non “ragionato” – a riconferma dei dubbi circa la tenuta mentale del Presidente Usa alle soglie di una possibile ri-elezione – il tema qui è tutt’altro che politico ma entra nella sfera della fede e del rispetto verso le confessioni religiose. «Questa legge estremista della Florida avrà un impatto su 4 milioni di donne americane», ha attaccato Biden condannando la legge di DeSantis, peccato che ha premesso il tutto con un surreale segno della croce non sfuggito dalle telecamere di Fox News.
L’ABORTO, IL SEGNO DELLA CROCE E LA DISTORSIONE DEL CRISTIANESIMO: L’IRA DEI VESCOVI CONTRO IL PRESIDENTE BIDEN
Secondo il vescovo americano Joseph Strickland (rimosso lo scorso novembre da Papa Francesco per le forti critiche al Sinodo della Chiesa) il gesto di Biden è decisamente «vile» e occorre «pregare per l’anima del Presidente in quanto debole e che presto si incontrerà con il creatore». Più ragionato e dettagliato è invece il commento fatto sulla CNA da mons. José Ignacio Munilla, vescovo di Orihuela-Alicante in Spagna: «Invocare Gesù Cristo a sostegno dell’aborto è un sacrilegio».
Il segno della croce per i cristiani è il ricordo vivo del fatto che Gesù ha dato la propria vita per la salvezza dell’umanità per sempre: «ha dato la sua vita per tutti gli innocenti, ha dato la sua vita per restaurare l’innocenza e farci santi». Ebbene, usare il segno della croce durante un evento che esalta l’aborto, è quanto di più dissacrante si possa pensare secondo il vescovo spagnolo: «invocare la croce così è un modo sacrilego», rincara la dose il vescovo Munilla. Nella profonda critica contro entrambi i candidati alle Presidenziali Usa 2024 per mancanza di statura morale, il vescovo di Alicante considera il fallimento del Partito Dem nel candidare ancora chi dimostra «peggioramento, anche psicologico, per candidarsi nuovamente alla presidenza con questa assoluta profanazione dei suoi stessi valori (presumibilmente cattolici), avendo fatto della causa dell’aborto, della diffusione dell’aborto nel mondo, quasi il suo valore più alto».
Visualizza questo post su Instagram