Aperta un’indagine nel Regno Unito su OnlyFans per presunte misure inadeguate di verifica dell’età: l’autorità di controllo delle comunicazioni (Ofcom), che conduce l’inchiesta, sospetta che la piattaforma abbia permesso ai bambini di avere accesso ai suoi contenuti porno. «Abbiamo motivo di sospettare che la piattaforma non abbia implementato le sue misure di verifica dell’età in modo tale da proteggere sufficientemente i minori di 18 anni dal materiale pornografico». Invece, il sito parla di un problema tecnico: ci sarebbe stato un errore nella «configurazione della codifica», che ha inciso su alcune «soglie di età» del sito. «Abbiamo scoperto l’errore di segnalazione e modificato la relazione per l’Ofcom». La tesi difensiva di OnlyFans è che ci sia stato un errore per il quale la soglia per il superamento del processo di stima dell’età sia scesa a 20 anni anziché 23, ma così anche i minori potrebbero essere riusciti a iscriversi.
L’Ofcom vuole capire anche se OnlyFans abbia dato risposte «complete e accurate» alle sue richieste di informazioni e sta anche cercando di capire se quella di 20 anni sia una soglia sufficiente per evitare che minori di 18 anni riescano a iscriversi. Infatti, l’iscrizione richiede che vengano forniti oltre ai dati, anche di pagamento, lo stop attraverso il software Yoti, che scansiona il volto dell’utente e fa una stima dell’età: se l’esito è negativo, l’utente deve fornire un documento d’identità, come una patente di guida o un passaporto, per completare la procedura registrazione.
NEL MIRINO LA SOGLIA D’ETA’: ONLYFANS RISCHIA UNA SANZIONE?
Dal 2020 l’Ofcom controlla le piattaforme come OnlyFans, Twitch, TikTok, Snapchat e Vimeo nel Regno Unito, verificando che rispettino le leggi nazionali: ciò implica anche controllare che i bambini non abbiano accesso a contenuti pericolosi per il loro sviluppo fisico, mentale o morale. Nel caso di OnlyFans, stando a quanto riportato dal Telegraph, l’Ofcom sta procedendo seguendo il regime delle piattaforme di condivisione video (VSP), non la legge sulla sicurezza online (OSA) con cui verrà sostituito il primo, e che prevede le piattaforme adottino misure per proteggere i minori di 18 anni da contenuti porno e altro materiale pericoloso. Il rischio per il sito è che, in caso di violazioni, possa essere multata, ma nei casi più gravi si può arrivare anche alla sospensione del servizio.