Elettrocardiogramma e altri controlli gratuiti in farmacia. Questo quanto avverrà concretamente dalla giornata di oggi, giovedì 2 maggio 2024, nella regione Piemonte. L’iniziativa è in vigore da ieri, ma visto il giorno di festa partirà concretamente da queste ore. Si tratta, come ricorda La Stampa, di un protocollo d’intesa tra la Sanità regionale e le associazioni dei farmacisti Federfarma Piemonte e Assofarm Piemonte, e consentirà ai cittadini piemontesi che ne avranno diritto di effettuare esami di holter pressorio, holter cardiaco ed elettrocardiogramma direttamente appunto presso tutte le farmacie aderenti in Piemonte.
L’investimento da parte della regione è di 2 milioni e mezzo di euro e il progetto proseguirà fino al prossimo 31 dicembre 2024, con la possibilità di un eventuale rifinanziamento qualora dovesse dare buoni frutti. Possono effettuare questi esami a livello gratuito tutti i piemontesi che sono affetti da patologie di medio e alto livello con una precedente valutazione del rischio cardiovascolare. “A titolo esemplificativo – precisa La Stampa – potrebbero rientrare soggetti in terapia con medicinali per ipercolesterolemia, soggetti in terapia con medicinali per il diabete, soggetti in terapia con medicinali per l’ipertensione/patologie cardiache”. Non serve alcuna ricetta medica, basta presentarsi in farmacia, precisamente in una delle 750 che per il momento hanno aderito al progetto.
ELETTROCARDIOGRAMMA E ALTRI CONTROLLI GRATUITI IN FARMACIA IN PIEMONTE: I DUBBI DEI MEDICI
Il quotidiano piemontese sottolinea come comunque non siano mancate le polemiche da parte dei medici, a vari livelli; a riguardo Filippo Anelli, presidente della Federazione degli Ordini dei medici, aveva scritto al governatore Alberto Cirio, sollevando le sue perplessità in merito al protocollo e alle sue novità, con il rischio di creare disparità fra cittadini e di sottrarre risorse al servizio sanitario nazionale. Federfarma ha comunque replicato: «Iniziativa finanziata con risorse nazionali, non ci sostituiamo agli specialisti», era la sintesi».
E ancora: «Nel ribadire che in tutti i casi le suddette prestazioni sono refertate da specialisti cardiologi e senza alcuna valutazione di tipo diagnostico da parte della farmacia, siamo convinti che i cittadini apprezzeranno anche in tale occasione l’impegno professionale e l’efficienza della rete delle farmacie, presenti in modo capillare su tutto il territorio, e che la sperimentazione confermerà l’importanza, anche in tale ambito, delle farmacie stesse nella tutela della salute della popolazione».