La manifestazione più ricca, anche di storia e tradizione, giunge alle semifinali che vedono opposte Borussia Dortmund e Paris Saint Germain, e poi Bayern Monaco e Real Madrid. La prima semifinale è stata tutto sommato equilibrata e decisa da un gol di Fullkrug, che rende estremamente interessante la gara di ritorno al Parco dei Principi dove il PSG tenterà il tutto per tutto per andare in finale, visto che il suo obiettivo primario è la Champions League, che tenta di vincere da anni, da quando gli sceicchi hanno acquistato la squadra tramite il fondo sovrano della famiglia reale del Qatar, che ha fatto investimenti notevoli. Oltre a far man bassa in Ligue 1, non hanno ottenuto la coppa che più volevano e ora non hanno più né Messi né Neymar: il primo è andato in America e il secondo è infortunato ma pure lui in odore di partenza. Il cambio di allenatore sembra aver sortito buoni risultati; Luis Enrique ha la possibilità di rimontare al ritorno, pur consolandosi con due pali colpiti, uno da Mbappé e l’altro da Hakimi. L’assenza delle due stelle, Messi e Neymar, ha consentito di costruire una squadra più solida di prima, anche se con Mbappé in partenza per il Real Madrid la prossima stagione. Il Borussia Dortmund è squadra che non ha lottato per vincere lo scudetto tedesco, finito al Bayer Leverkusen, ma molto solida, pur non essendo dotata di grandi nomi. L’allenatore Terzic, fin qui, sta facendo bene e si merita gli elogi ricevuti, anche se uscire qualificati dal campo del PSG sarà una vera impresa; in evidenza Hummels in difesa, Emre Can e Sabitzer.
La seconda semifinale è stata scintille fra due squadroni, Bayern e Real Madrid, la prossima casa di Mbappé. Nonostante il due a due, sarà difficile per il Bayern uscire qualificato dal campo del Real di Ancelotti, che ha una struttura solidissima a partire dalla difesa e dal centrocampo. La squadra di Tuchel è stata riacciuffata al minuto ’83 da un rigore di quel fenomeno che è Vinícius, autore pure dell’altro gol per la squadra di Ancelotti, che il Bayern aveva pure allenato. Sarà un ritorno di fuoco quello che opporrà Real e Bayern, ma penso che il Real passerà, visto il talento dei Bellingham e Rodrigo, oltre il già citato Vinícius, autore, come dicevamo, di una doppietta a Monaco di Baviera. La tifoseria farà la sua parte, ed Ancelotti ha la possibilità di diventare il miglior allenatore italiano di sempre, che con il Real forma un duo di ferro. Lunin in porta, con Nacho e Militão, rinforzeranno la difesa e Kroos con Camavinga il centrocampo. La fama del Real è tale che se non vincesse la Champions, dopo lo scudetto, dove ha oltre 10 punti di vantaggio sul Barcellona, la sua annata sarebbe considerata negativa. Ma non penso accadrà.
(Carlo Cattaneo)