Il cancro alla prostata è una di quei problemi sanitari ben noti, ma che non hanno ancora un reale impianto sociale di prevenzione e screening, oltre che una cura che dia risultati positivi, ma tutto potrebbe cambiare presto grazie ad un’importante scoperta fatta da un team di ricercatori americani, citata dal Daily Mail. Non parliamo (purtroppo) di una cura o di un qualche innovativo metodo di screening sulla popolazione, ma del fatto che una dieta equilibrata e sana, che segua i preconcetti di quella mediterranea, può ridurre di circa la metà il rischio che il cancro alla prostata si diffonda intaccato e danneggiando le ossa del paziente.
Facendo un piccolo passo indietro, questo tipo di tumore in diverse parti del mondo, Italia compresa, rappresenta il primo per diffusione tra gli uomini, superando anche quelli al polmone e all’intestino, che occupano il secondo e terzo posto delle classifiche. Nel nostro paese l’Airc stimava nel 2020 circa 36mila nuovi casi di cancro alla prostata, ma come ricorda il Daily Mail ad oggi non esiste un test che possa aiutare a differenziare correttamente i sintomi e, soprattutto, a comprendere l’aggressività del tumore.
Lo studio sul cancro alla prostata: “Una dieta sana ne riduce la progressione”
Ora, fermo restando che il metodo messo a punto dai ricercatori americani che citavamo poco fa non è e non vuole essere una cura per il cancro alla prostata, quanto un modo per tenerlo ‘sotto controllo’ ed evitarne gli epiloghi più tragici; secondo i ricercatori una dieta sana ed equilibrata può essere un alleato fondamentale per chi ne soffre. La ricerca è durata un totale di oltre 6 anni e ha coinvolto più di 2mila uomini che avevano ricevuto una diagnosi di cancro alla prostata tra il ’99 e il 2018, interrogandoli di tanto in tanto sulle loro abitudini alimentari e sullo stile di vita che stavano conducendo.
Nel campione, chi ha assunto una maggiore quantità di frutta, verdura e cereali di vario tipo, riducendo anche le dosi di latticini, grassi animali, uova e carne, negli anni ha avuto un rischio del 47% inferiore di progressione del cancro alla prostata. Similmente, un minor consumo di carne e latticini è stato associato anche ad una riduzione dell’effetto dei sintomi associati al tumore, in particolare per quanto riguarda la disfunzione erettile e il controllo della propria vescica.