Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, potrebbe aver creato un nuovo incidente diplomatico con vittime India e Giappone, due fra le più importanti potenze al mondo nonché fra gli storici amici degli americani. Come si legge sul Corriere della Sera, pezzo a firma Federico Rampini, il commander in chief ha accusato i due Paesi stranieri di essere xenofobi, creando non poca irritazione negli stessi.
Per il giornalista della carta stampata però, questa volta non è stato uno degli strafalcioni di Biden a cui più volte abbiamo assistito negli ultimi anni, visto che il presidente degli Stati Uniti voleva dire esattamente questo, anche se i suoi collaboratori hanno cercato di gettare acqua sul fuoco, ridimensionando le sue dichiarazioni. Ma cosa ha detto Biden di preciso? «hanno difficoltà economiche perché sono xenofobi, loro non vogliono immigrati, come la Cina e la Russia», ha spiegato riferendosi appunto ad India e Giappone.
BIDEN: “INDIA E GIAPPONE XENOFOBI”, E’ POLEMICA
Tali dichiarazioni sono state dette dal presidente americano durante una tappa della sua campagna elettorale in vista del prossimo novembre, e nella stessa occasione stava parlando di immigrazione, difendendo il suo operato in questi quattro anni. Nel corso del suo mandato, come testimoniato dai numeri, l’immigrazione illegale è aumentata in maniera importante, circa due milioni di ingressi illeciti all’anno, e ciò ovviamente ha creato non pochi problemi all’amministrazione Biden, persino all’interno del Partito Democratico.
Il presidente è quindi scivolato accusando di xenofobia i due Paesi stranieri, parole che ovviamente non sono passate inosservate e che hanno fatto il giro del web e del mondo. John Kirby, portavoce del National Security Council, ha spiegato che Biden non voleva affatto parlare male degli amici, ma voleva sottolineare che l’America è una nazione di immigranti, ricavando dei vantaggi dal suo “dna”, precisando poi che India e Giappone hanno chiaramente capito il ragionamento e “sanno quanto valore Biden assegna alla loro cooperazione”.
BIDEN: “INDIA E GIAPPONE XENOFOBI”, RAMPINI: “SE IL PRESIDENTE…”
Per Rampini però, quelle accuse di Biden rischiano di rimanere come una macchia indelebile, soprattutto il paragone con la Russia, in guerra da più di due anni con l’Ucraina, e con la Cina, gigante asiatico che da anni è in “lotta” con gli Stati Uniti per quanto riguarda alcune questioni di stampo internazionale, a cominciare da Taiwan.
Tra l’altro il giornalista del Corriere fa notare come le accuse di debolezza rivolte da Biden a India e Giappone siano totalmente infondate, e lo dimostrano i numeri. “Se Biden voleva confrontare l’America con nazioni in difficoltà e mal governate, poteva cercare degli esempi più adatti. E poteva evitare di offendere due popoli che considera indispensabili nella sua strategia delle alleanze”, scrive l’editorialista, ricordando come in vista delle elezioni, puntare il dito contro la minoranza indiana (presente in grande numero oltre oceano), e quella giapponese, non sia proprio una mossa così furba.