IL DISCORSO DI DELPINI E IL RINGRAZIAMENTO DI CL: È COMINCIATA LA FASE TESTIMONIALE
Si è conclusa la celebrazione in Basilica di Sant’Ambrogio per l’inizio della Fase testimoniale – la seconda di tre – per il lungo iter di beatificazione e canonizzazione del Servo di Dio Don Luigi Giussani: hanno giurato tutti i protagonisti di questo secondo step previsto dalla Chiesa dopo la fase documentale durata ben 12 anni. Ha giurato la postulatrice della causa, Chiara Minelli, così come i membri della commissione, l’arcivescovo di Milano Mario Delpini e pure il responsabile del Servizio diocesano per le Cause dei Santi e delegato arcivescovile per la Causa di beatificazione di Don Luigi Giussani, mons. Ennio Apeciti.
Prima della lunga fase di giuramenti e lettura dei codici, l’arcivescovo ha voluto intrattenersi per circa 20 minuti con i fedeli della Fraternità di Comunione e Liberazione spiegando il perché di un passo così importante come quello della Fase testimoniale: nel suo discorso in Sant’Ambrogio, mons. Delpini esclama «Come è affascinante il carisma nella Chiesa: è quel particolare fervore e intensità mai prima sperimentata di vedere risplendere nelle vicende ordinarie una scintilla della gloria di Dio. Come è affascinante un carisma!».
IL DISCORSO DELL’ARCIVESCOVO: “LA GIOIA DEL CARISMA DI DON GIUSSANI”
L’augurio dell’arcivescovo milanese è l’incontro della gioia umana con la grazia di Gesù: «che fascino il carisma ed è per questo che io auguro a tutti coloro che hanno incontrato il carisma di Don Giussani, conservando questa gratitudine e questa gioia di vita possono formare un cuor solo e un’anima sola». In una storia di un Movimento così numeroso come CL, ha poi proseguito Delpini, può sempre succedere che si presentino interpretazioni divergenti con anche tensioni, ma ora che la Chiesa «si impegna a promuovere questa fase del cammino di verifica per la beatificazione, ecco che è il momento in cui tutti coloro che hanno conosciuto in Don Giussani un interprete originale e affascinante della vita cristiana», ecco che si può lasciar perdere la divisione e si fa invece «rivivere l’essenziale del carisma».
Per la Fase testimoniale della Beatificazione la Chiesa di Milano invita a riconoscere la gioia che il Signore che donato a tutti Don Luigi Giussani, «ci permette di andare oltre qualche divisione parziale, qualche incomprensione. Come è nuovo un carisma!» Il Dono dello Spirito introduce nella Chiesa qualcosa di cui il tempo ha bisogno: «la novità del carisma si inserisce nella storia della Chiesa con una forza e un ardore che può anche causare sconcerto, disagio». Chi segue il carisma alle volte si sente “migliore” altri invece attorno possono provare disagio, spiega Delpini: «questo si è visto nella storia di Comunione e Liberazione negli scorsi anni, un carisma nuovo e appassionato che ha incontrato situazioni spigolose». Da qui la fasce conclusiva del discorso prima del giuramento sulla Fase testimoniale per Don Giussani: con questo nuovo processo di beatificazione «non vogliamo ricreare tensione e disagio, ora siamo in una fase nuova dove la bellezza può essere apprezzata anche se non corrisponde alle attese iniziali anche da altri che non hanno incontrato quel carisma». Il richiamo è ad essere uniti nel dire grazie a Dio nella grazia che ci ha mandato, «la gioia prevale su tutte le esitazioni, la comunione e la fraternità riuniscono tutto quello che ha trovato difficoltà a convergere. Rendiamo grazie al Signore perché il carisma di Don Giussani ha fatto bene a tante persone».
DAVIDE PROSPERI (CL): “CONSAPEVOLI DEL DONO DEL CARISMA DI DON GIUSSANI PER LA CHIESA”
Al termine della celebrazione, dopo il canto del Magnificat, il Presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione Davide Prosperi ha preso parola per un commosso ringraziamento all’intera Diocesi di Milano: «Esprimiamo un’unica parola che è grazie: grazie per averci riuniti, grazie per il via alla seconda fase del processo». Secondo il responsabile di CL, questa causa seguirà l’iter che Dio vorrà, ma quest’oggi «noi diventiamo ancora più consapevoli del grande dono che è l’incontro con Don Giussani e il suo carisma: compito grande che ci è affidato per la gloria di Cristo nel mondo e del suo unico corpo che è la Chiesa».
PREGHIERE E CANTI DELLA STORIA DI CL PER LA BEATIFICAZIONE DI DON GIUSSANI
Dalle ore 16 è cominciato in Sant’Ambrogio il momento di attesa della celebrazione con l’arcivescovo Delpini per l’inizio della Fase testimoniale della beatificazione di Don Luigi Giussani: le preghiere, il Santo Rosario alla Madonna con le intenzioni di Papa Francesco e infine una serie di canti della tradizione di Comunione e Liberazione, tra cui spicca il commovente “Povera voce” tra i più amati dello stesso Don Giiussani hanno accompagnato i fedeli presenti all’inizio della cerimonia ufficiale con mons. Mario Delpini.
L’iter previsto dopo le ore 17 è già stato scandito dalla Diocesi milanese in fase di annuncio della Fase testimoniale: si procederà prima con la celebrazione dei Secondi Vespri per la Festa dell’Assunzione del Signore, poi l’arcivescovo Delpini avvierà la parte giuridica del processo di beatificazione con il giuramento, la delega ai membri del tribunale e infine la lettura dei verbali. Al termine dopo il Magnificat il canto del Regina Coeli: ora è tutto pronto per l’inizio della seconda fase di beatificazione del Servo di Dio Don Luigi Giussani.
DON LUIGI GIUSSANI BEATO: SI APRE A MILANO LA FASE TESTIMONIALE, CELEBRAZIONE IN SANT’AMBROGIO. INFO DIRETTA VIDEO STREAMING
Prende il via oggi 9 maggio 2024 a Milano la seconda importante fase della causa di beatificazione e canonizzazione del Servo di Dio Don Luigi Giussani: con una celebrazione e un momento di preghiera in Basilica Sant’Ambrogio, sarà l’arcivescovo Mario Delpini ad accogliere la comunità di Comunione e Liberazione per la Prima Sessione pubblica della Fase Testimoniale della causa di beatificazione del fondatore di CL.
L’ingresso è libero e per chi a Milano desidera partecipare, l’apertura della Basilica di Sant’Ambrogio a Milano è prevista per le ore 15.30 mentre dalle ore 16 inizierà la diretta video streaming sul canale YouTube della Diocesi di Milano: un momento di preghiera e di canti legati alla storia di Don Giussani e del suo fecondo rapporto con la Chiesa milanese precede la celebrazione al via dalle ore 17. Per chi invece vive fuori Milano, è consigliata la partecipazione alla seduta pubblica della Fase Testimoniale per Don Giussani Beato con i collegamenti in video streaming organizzati dalle singole comunità della Fraternità di Comunione e Liberazione sparse in ogni parte d’Italia. Qui è possibile consultare e scaricare il libretto della liturgia presieduta dall’arcivescovo Delpini in occasione della Ascensione del Signore con i Secondi Vespri che accompagneranno l’apertura della Fase Testimoniale.
L’ITER PER LA CAUSA DI BEATIFICAZIONE DEL SERVO DI DIO DON LUIGI GIUSSANI
Nato a Desio il 15 ottobre 1922 e morto a Milano il 22 febbraio 2005, con i funerali officiati dall’allora cardinale Joseph Ratzinger pochi mesi prima di essere eletto Papa Benedetto XVI, Don Luigi Giussani fin da subito venne celebrato e ricordato come uno dei più grandi educatori e innovatori del cristianesimo italiano nel secondo Novecento. Già nel febbraio 2012 la Fraternità di Comunione e Liberazione chiese che si desse inizio al Processo per un’eventuale beatificazione e canonizzazione del sacerdote brianzolo: l’allora arcivescovo di Milano, cardinale Angelo Scola, accolse la richiesta e avviò la prima fase cosiddetta “Documentale”.
Ora mons. Delpini ha annunciato per la giornata di oggi 9 maggio 2024, Festa dell’Ascensione, l’inizio della seconda fase verso la beatificazione e canonizzazione: accogliendo con piena gioia e commozione il percorso dell’iter per il Servo di Dio Don Giussani, il Presidente della Fraternità di CL Davide Prosperi aveva rivolto queste parole alla comunità raccolta agli ultimi Esercizi Spirituali a Rimini, «Il compito che ci diamo fin da ora è di intensificare le nostre preghiere per il bene della causa, per coloro che sono e saranno coinvolti in questa fase del processo e nel chiedere con ancor maggior vigore nelle nostre intenzioni l’intercessione del Servo di Dio Luigi Giussani».
Sul sito online della Diocesi di Milano è stato monsignor Ennio Apeciti, responsabile del Servizio diocesano per le Cause dei Santi e delegato arcivescovile per la Causa di beatificazione di Don Luigi Giussani, a raccontare in breve i passaggi dell’iter che cambia modalità da oggi in poi: «Dopo avere, per ormai 12 anni, lavorato nella raccolta dell’immensa documentazione relativa a Giussani, adesso si tratta di completare il percorso attraverso il confronto, come chiede la normativa, con il popolo di Dio». La Fase Testimoniale prevede la raccolta di varie testimonianze delle persone che «possano confermare o aggiungere ciò che la documentazione ci ha già offerto». Con una durata prevista attorno all’anno, anno e mezzo, una volta raccolto il materiale e le testimonianze «possiamo passare alla terza fase, quella cosiddetta del miracolo, ossia studiare e approfondire se, tra le tante grazie che lui ha già concesso a chi lo prega, ve ne sia una che sia tale da potere essere definita e individuata come un miracolo», conclude mons. Apeciti.
L’EDITTO DI BEATIFICAZIONE PER DON GIUSSANI: IL DOCUMENTO DELL’ARCIVESCOVO DELPINI
Lo scorso 2 maggio, proprio in vista dell’inizio della Fase Testimoniale su Don Luigi Giussani, l’arcivescovo di Milano ha promulgato l’Editto per la causa di beatificazione: «diede vita al Movimento di Comunione e Liberazione, che ha segnato la storia della Chiesa ambrosiana e italiana, in anni non privi di turbolenze e contrasti». Sempre nell’Editto dove viene ripercorsa la vita umana e sacerdotale di Don Giussani, mons. Delpini riconosce i frutti germogliati dal Movimento fondato dal Servo di Dio, «sempre custodendo il cuore della proposta originaria, che ci riporta alle parole del nostro massimo Patrono, sant’Ambrogio: “Cristo è tutto per noi”».
Conformemente al regolamento del Vaticano nell’articolo 43 dell’Istruzione Sanctorum Mater, l’arcivescovo di Milano invita chiunque lo voglia a fornire «notizie documentate e veritiere utili per la migliore conoscenza del Servo di Dio, della sua vita, dei suoi atti, della sua spiritualità, dei suoi frutti». Tale materiale potrà essere inviato al Servizio delle Cause dei Santi della Diocesi, presso la Curia Diocesana in Piazza Fontana 2 in Milano: «Il Signore aiuti tutti noi a porci in ascolto della Sua voce e della Sua volontà e ci doni – se questo Egli desidera – di arricchire la schiera dei santi Preti ambrosiani, annoverando tra loro anche don Luigi Giussani, per il bene della nostra Chiesa e del Movimento di Comunione e Liberazione», conclude mons. Delpini firmando l’Editto in data 2 maggio 2024.
La scelta del 9 maggio 2024 come inizio della Fase Testimoniale della beatificazione di Don Luigi Giussani non è casuale, come spiega ancora mons. Apeciti alla Diocesi di Milano: «La solennità dell’Ascensione gli era particolarmente cara e la basilica santambrosiana è sembrata la più adatta a esprimere il legame di un sacerdote ambrosiano con il suo “massimo patrono”. Infine, la vicinanza della Basilica all’Università Cattolica del Sacro Cuore vuole fare memoria del luogo nel quale per molti anni il Servo di Dio formò generazioni di giovani, comunicando loro il suo appassionato amore per la Chiesa». Dopo la celebrazione dei Vespri e prima del Magnificat, l’arcivescovo Delpini prenderà parola avviando la parte giuridica con il giuramento, la delega ai membri del tribunale e la lettura di verbali.