Sabrina Salerno torna in tv, stavolta in veste di talent scout con il programma L’Acchiappatalenti, lo show condotto da Milly Carlucci in onda a partire dal 10 maggio su Rai 1 in prima serata. La celebre cantante e showgirl, arrivata all’età di 56 anni e in occasione del ritorno in Italia dopo l’esperienza di successo in Spagna, ha rilasciato alcune interviste nelle quali ha ripercorso alcune delle tappe più importanti della carriera e della vita privata, raccontando anche alcuni dettagli che riguardano la sua visione del mondo femminile ed il suo rapporto con il sessismo ed il maschilismo.
Al quotidiano spagnolo El Independiente ha ricordato come in passato spesso le femministe si siano scagliate contro di lei protestando perchè sostenevano che l’attrice utilizzasse il corpo per fare successo, diventando così una vittima del maschilismo. L’attrice ha quindi sottolineato come, specialmente negli anni 80 e proprio in Spagna ci siano stati anche episodi particolarmente violenti che costrinsero la polizia ad intervenire. Una situazione che Sabrina Salerno aveva confermato anche in un’altra intervista rilasciata a La Verità nella quale aveva detto: “Ce l’avevano con l’utilizzo del corpo che facevo io, a loro dire antifemminista, ci fu un macello con la polizia“.
Sabrina Salerno e il femminismo: “Mi hanno contestato ma ho sempre rivendicato l’indipendenza delle donne”
Sabrina Salerno, ha più volte parlato del suo pensiero critico nei confronti del movimento femminista che fin dagli anni 80 le ha contestato il fatto di interpretare un modello di “donna oggetto”, e quindi di alimentare il maschilismo, del quale però ha detto di non essersi mai sentita vittima, ma anzi di aver contribuito a combattere questo atteggiamento anche con la sua musica. Come ad esempio nel brano “Siamo donne” nel quale si sottolinea appunto che “Oltre alle gambe c’è di più”.
A quella “Folla inferocita” che manifestava contro la sua immagine considerata come costruita esclusivamente per soddisfare l’immaginario maschile, la showgirl ancora oggi risponde così: “In realtà, con la mia musica ho sempre rivendicato l’indipendenza delle donne, la nostra capacità di scegliere il nostro destino. Non lo so se la libertà di espressione mi rende femminista, non mi è mai piaciuta questa parola. Non mi sono mai sentita inferiore a nessuno. Ho molto più legame con le donne che con gli uomini, perché non sono invidiosa“.