Il Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa (il Siisl), attivo dal settembre 2023, è stato, almeno in una prima fase, immaginato dal legislatore come il portale che avrebbe dovuto permettere ai beneficiari dell’Assegno di inclusione (Adi) o di Supporto per la formazione e il lavoro (Sfl), le due misure che hanno sostituito il Reddito di cittadinanza, di attivare dei percorsi personalizzati e favorire percorsi autonomi di ricerca di lavoro e/o di rafforzamento delle competenze.
Qui, ad esempio, le persone possono essere indirizzate, almeno in teoria, verso le proposte di lavoro più “coerenti” e “adeguate” rispetto alla “storia” professionale che si sono costruite negli anni. In particolare, si prevede per fare ciò di ricorrere a “nuove” tecnologie basate sull’Intelligenza artificiale che, in concreto, mostrano all’utente, e alle Agenzie per il lavoro inserite nel sistema, un “indice di affinità” delle offerte di lavoro rispetto al curriculum vitae.
Si tratta, quindi, di un indicatore orientativo che rappresenta il livello di compatibilità tra il curriculum vitae e l’offerta di lavoro selezionati e ha come obiettivo la semplificazione dell’interazione del cittadino utente con le offerte presenti nel sistema.
Tale indicatore si basa su algoritmi di apprendimento automatico, che elaborano il linguaggio naturale: è infatti calcolata la vicinanza semantica tra i campi testuali presenti nell’offerta di lavoro e quelli presenti nel curriculum vitae. In questo modo, il cittadino in cerca di una nuova occupazione ha uno strumento, se in grado di sfruttarne appieno la potenzialità, in più che facilita la sua ricerca del lavoro, potendo, ad esempio, ordinare e filtrare le offerte di lavoro in base al livello di compatibilità con le proprie competenze.
Con il recente “Decreto Coesione” si è previsto, ampliando notevolmente il bacino degli utilizzatori, l’iscrizione d’ufficio anche dei percettori della Naspi e della Dis-Coll alla piattaforma del Siisl. Con apposito decreto del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali saranno, quindi, definite le modalità e le condizioni attraverso cui ai datori di lavoro sarà consentito pubblicare sul Siisl le posizioni vacanti all’interno dei loro organici. Sul Siisl saranno, inoltre, inserite le posizioni vacanti pubblicate dai datori di lavoro su altre piattaforme pubbliche sia nazionali che, addirittura, internazionali.
L’Intelligenza artificiale, insomma, non è il futuro, ma, nel bene o nel male, è già entrata concretamente nelle nostre vite quotidiane. Se questo può, infatti, rappresentare un’opportunità, allo stesso tempo rischia di mettere, ulteriormente, in evidenza le disuguaglianze legate al cosiddetto “digital divide”. Il Paese è, nei suoi cittadini e nel suo tessuto produttivo, forse, ancora troppo “analogico”?
— — — —
Abbiamo bisogno del tuo contributo per continuare a fornirti una informazione di qualità e indipendente.
SOSTIENICI. DONA ORA CLICCANDO QUI