JUVENTUS, ALLEGRI INFURIATO: ESPULSIONE NEL RECUPERO
Massimiliano Allegri ha conquistato la sua quinta Coppa Italia in carriera, la quindicesima per il club bianconero, salvando la stagione quantomeno dall’assenza di trofei evitando il terzo anno consecutivo senza nemmeno una coppa. Al netto di tutte le considerazioni che si possono fare a riguardo, il tecnico livornese non esce vincitore dal punto di vista comportamentale: le reiterate e forti proteste al 95esimo costano l’espulsione.
Se allo show della giaccia tolta e lanciata siamo abituati, a vedere un Allegri così tanto polemico contro gli arbitri lo siamo meno. Colui che ha sempre sostenuto di non parlare di arbitri, ieri ha perso la testa. Se da una parte è anche comprensibile essere arrabbiati, dato che manca un rigore alla Juventus e l’arbitraggio di Fabio Maresca è stato pessimo, valutato da giornalisti ed esperti non superiore al 5, ciò non toglie che l’esagerazione dell’allenatore non è stato un bello spettacolo, per usare un eufemismo.
JUVENTUS, LA FRASE DI ALLEGRI: “DOV’E’ ROCCHI?”
Tutto inizia appunto nel pieno del recupero con Allegri che si toglie la giacca, in maniera ancora più rabbiosa del solito, e si fionda contro il quarto uomo Mariani per lamentarsi probabilmente del fallo in attacco non fischiato subito nell’occasione del tiro di Ederson. Su segnalazione dello stesso Mariani, Maresca viene invitato una volta sistemata la situazione sul campo ad espellere il tecnico bianconero.
Il direttore di gara dunque va verso Allegri e senza troppi giri di parole estrae un rosso diretto. L’allenatore prima applaude, successivamente mostra il pollice in maniera ironica e infine, dopo essersi recato un’altra volta da Mariani per mettere in chiaro le ultime cose, viene “incastrato” dal microfono di Mediaset mentre urla verso la tribuna “Dov’è Rocchi? Dov’è Rocchi?”. Ovviamente, Allegri si riferiva al designatore arbitrale per manifestare il suo dissenso sulla prestazione degli arbitri.
ATALANTA JUVENTUS, LA MOVIOLA: MARESCA E VAR DISASTROSI
Abbiamo parlato prima di un rigore che manca alla Juventus nonché uno dei motivi che hanno reso agitato Allegri, ma procediamo con ordine attraverso una moviola in ordine cronologico. Dal punto di vista dei cartellini dati, non c’è molto da dire: Hien viene giustamente sanzionato per un fallo su Chiesa in ripartenza, il giallo a Vlahovic per proteste reiterate nel tempo è corretto così come quello per Djmsiti, brutto fallo in scivolata, Bermer per perdita di tempo e infine Toloi nel parapiglia finale.
Fin qui nulla da dire, anche se manca un giallo nettissimo per un fallo tattico di Pasalic, per giunta alla terza infrazione, su Rabiot. Questo però non è nemmeno l’errore più grande dato che al 54esima Hien spinge vigorosamente Vlahovic in area con cui ha anche un contatto tra le gambe con l’ex Verona che colpisce il ginocchio in corsa del serbo. Insomma, se la spinta può essere al limite, il fallo avvenuto con le gambe è abbastanza netto. Grave dunque anche l’errore di Marini di non richiamare Maresca al Var. L’arbitraggio inoltre vede varie interpretazioni dubbie all’interno di situazione di gioco, come la mancata sospensione del gioco dopo la pallonata a Iling: giustamente, per regolamento, l’Atalanta non doveva buttare fuori il pallone ma è risaputo che per i colpi in testa urge l’intervento dell’arbitro.
ALLEGRI ATTACCA VACIAGO: SPINTE E URLA CONTRO IL DIRETTORE DI TUTTOSPORT
La serata di Allegri non è finita qui, anzi. Oltre all’allontanamento di Giuntoli dai festeggiamenti e al lapsus sul suo presunto addio, c’è stato un altro episodio che stamattina Tuttosport ha raccontato. Per l’esattezza Guido Vaciago, direttore del quotidiano torinese, che è stata attaccato da Allegri con le seguenti frasi: «Direttore di merda! Sì, tu direttore di merda. Scrivi la verità sul tuo giornale, non quello che ti dice la società! Smettila di fare le marchette con la società».
Come si legge, Vaciago tenta di calmare Allegri, ma il tecnico è una furia e strattona, spinge e infine con il dito sotto il mio naso escalama: «Guarda che so dove venire a prenderti. So dove aspettarti. Vengo e ti strappo tutte e due le orecchie. Vengo e ti picchio sul muso. Scrivi la verità sul giornale». In tutto ciò Gabriella Ravizzotti dell’ufficio stampa della Juventus e un addetto della Lega Serie A trattenevano Allegri. Scene da far west.