Volodymyr Zelensky da oggi è presidente dell’Ucraina ad interim. Il motivo, come riportato da Novaya Gazeta Europa, è da ricondurre al fatto che il 31 marzo scorso si sarebbero dovute tenere le elezioni presidenziali, inevitabilmente rimandate dal Parlamento locale, la Verkhovna Rada, a causa della guerra con la Russia in corso da due anni. È ciò che d’altronde recita anche la Costituzione: in caso di legge marziale, il capo del Governo rimarrà in carica fino a che non potrà essere legalmente eletto il suo successore, in modo da garantire costanza, stabilità e continuità. Il potere va dunque avanti ininterrotto, fino a data da destinarsi.
L’unico scenario in cui ciò non avviene è se il capo di Stato non è in grado di completare il suo mandato. Le ragioni possono essere diverse: si dimette, ha problemi di salute, è sotto accusa della magistratura oppure muore. In questi casi è il presidente della Verkhovna Rada ad assumere i suoi doveri. Nessuna di queste eventualità però sembra essere destinata a palesarsi in breve tempo in Ucraina. Il presidente Volodymyr Zelensky è infatti intenzionato ad andare avanti.
In Ucraina sfumano le elezioni: impossibile garantirle con la guerra
La Russia da parte sua sperava di potere approfittare delle mancate elezioni presidenziali in Ucraina per ottenere i favori della popolazione, ma così non è stato. Un sondaggio condotto a febbraio scorso dall’Istituto Internazionale di Sociologia di Kiev ha infatti dimostrato che la maggioranza della popolazione è d’accordo con quanto sancito dalla Costituzione in merito. Nel dettaglio, il 69% degli intervistati ha affermato di ritenere giusto che il presidente Volodymyr Zelensky rimanga in carica ad interim fino alla revoca della legge marziale. Anche i più critici hanno accettato questo scenario, a patto che quando si arriverà alla pace si vada regolarmente alle urne ad esprimere le proprie preferenze politiche.
Anche perché tutti sono consapevoli che con la legge marziale in vigore, è impossibile garantire elezioni eque. Essa comporta infatti delle limitazioni ad alcune norme della Costituzione, come alla libertà di parola e di movimento. Se in Russia ciò poco conta, l’Ucraina invece ha dimostrato di volere mantenere i suoi valori. È per questo motivo che è probabile che Volodymyr Zelensky sarà ricordato nella storia come il presidente della guerra, ma anche quello della pace. Si spera nel più breve tempo possibile.