Una nuova scossa di terremoto ai Campi Flegrei si è verificata oggi, mercoledì 22 maggio 2024. Come riferito dall’Ingv, l’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia attraverso il proprio sito web, aggiornato sempre live, l’evento tellurico è stato di magnitudo 3.6 gradi sulla scala Richter e come avvenuto negli scorsi giorni, è stato avvertito in maniera indistinta dalla popolazione locale. Del resto il suo ipocentro, la sua profondità sotto il livello del mare, è stata molto “bassa”, solo due chilometri, di conseguenza ciò ha acuito i suoi effetti.
Il terremoto di oggi ai Campi Flegrei è avvenuto alle ore 8:28 di questa mattina, e le sue coordinate geografiche, come precisato dalla Sala Operativa INGV-OV (Napoli), sono state 40.8080 gradi di latitudine, 14.1100 di longitudine e la sopracitata profondità di due chilometri. Il comune più vicino nel raggio di 20 km è risultato essere Monte di Procida, seguito da Quarto e Procida, mentre la città con almeno 50mila abitanti più vicina è stata Pozzuoli, distante 5 chilometri, con Marano di Napoli a 12, quindi Napoli a 13, Giugliano in Campania a 16, Casoria a 19 ed Ercolano a 20. Per ora non si segnalano danni. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
TERREMOTO CAMPI FLEGREI E NAPOLI, MARIO TOZZI: “QUELLA ZONA NON DOVEVA ESSERE ABITATA”
Le ultime scosse di terremoto ai Campi Flegrei, fra cui quella di magnitudo 4.4 gradi sulla scala Richter di lunedì, hanno lasciato il segno. “Questa volta la paura ci ha sopraffatti ed è stato il caos” racconta Luigi, un residente della zona di Pozzuoli, parlando con i microfoni dell’agenzia Ansa. Se fino alla scorsa settimana i movimenti tellurici non avevano creato di fatto dei danni nonostante siano stati continuativi nel tempo, quelli più recenti hanno obbligato le autorità a intervenire. Moltissime le persone che dopo la scossa di M 4.4 hanno passato la notte in macchina temendo il peggio e nel contempo sono tanti anche coloro che per il momento non sono ancora rientrati nella propria abitazione ritenuta a rischio.
Circa 80 persone hanno dormito presso cinque aree dislocate fra Pozzuoli e Palatrincone di Monterusciello, appositamente allestite, ma ci sono aree anche a Bacoli. Nel frattempo proseguono i sopralluoghi e fino ad oggi sono stati sgomberati 19 edifici per un totale di 42 famiglie. Domani il presidente del consiglio Giorgia Meloni terrà un vertice interministeriale in merito alla situazione ai Campi Flegrei a seguito dello sciame sismico delle ultime ore, così come fatto sapere dal ministro della Protezione Civile Nello Musumeci.
TERREMOTO CAMPI FLEGREI, COSA STA SUCCEDENDO
Quest’ultimo ha spiegato che non sono da escludere “eventuali ulteriori interventi da parte del governo, dopo quelli già promossi e in corso di attuazione con il decreto legge dell’ottobre scorso”, precisando che “Sono in costante contatto con il presidente del Consiglio Giorgia Meloni”, che sta seguendo la situazione con continui aggiornamenti.
Il prefetto di Napoli, Michele Di Bari, ha invece annunciato che si stanno allestendo in via precauzionale, tre aree di attesa e accoglienza a Napoli, Pozzuoli e Bacoli, mentre il numero uno della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, sta portando avanti la macchina dei controlli per verificare la stabilità degli edifici. Intanto le scuole restano chiuse fino a domani a Pozzuoli ma non è da escludere che si possa continuare con i cancelli serrati fino alla fine della settimana, anche perchè sarebbero stati riscontrati dei danni, e solo nelle prossime ore si capirà se verranno riaperte o meno. E’ stato invece evacuato il carcere femminile di Pozzuoli con 140 detenute trasferite alla luce dei lievi danni alla struttura.
TERREMOTO CAMPI FLEGREI, TOZZI: “CI VIVONO 600MILA PERSONE…”
Sulle scosse di terremoto ai Campi Flegrei si è espresso anche il geologo e divulgatore scientifico, Mario Tozzi, personaggio tv molto famoso, che parlando con Il Resto del Carlino ha spiegato: “È come se migliaia di persone fossero seduti su un supervulcano e invece di tenerlo sotto controllo e attenzionato, che fanno? Ci costruiscono sopra un ospedale, un ippodromo, una base militare, una città da 80mila abitanti. Qualsiasi cosa succede lì è un problema”.
Secondo Tozzi non si possono prendere altri provvedimenti, visto che la zona flegrea sarebbe dovuta essere un grande parco naturale ma è invece abitata da 600mila persone “E ancora c’è gente che continua a venire qui perché è un posto splendido. Quindi non mi venite a raccontare la storia dello Stato malvagio. La verità è che lì non ci dovevano venire ad abitare, la gente non ci doveva stare. Questo è il primo punto che bisogna tenere a mente. Di trenta bocche eruttive solo due o tre si riconoscono ancora, le altre sono state cancellate dal cemento”.