Oggi, 29 maggio 2024, le Chiesa celebra San Paolo VI Papa, al secolo Giovanni Battista Montini. Fine diplomatico e uomo di grande cultura, fu arcivescovo di Milano e poi pontefice durante gli anni più difficili e turbolenti per l’Italia, il mondo e la Chiesa. Visse a cavallo del XX secolo e vide così entrambe le grandi guerre, ma non solo: fu un grande riformatore, nella Chiesa e per la società e grande amico di Aldo Moro.
Il percorso spirituale e rivoluzionario di San Paolo VI Papa
San Paolo VI Papa nacque il 26 settembre 1897 a Concesio, in provincia di Brescia, da famiglia agiata. Il padre era un noto avvocato del posto, nonché redattore politico e deputato parlamentare. La madre, verso cui il giovane nutriva un grande affetto, era una donna con spiccata pietà eucaristica e mariana, impegnata in diverse opere di carità e nell’Azione Cattolica. Da piccolo, era un bimbo piuttosto timido e cagionevole di salute, maturò un carattere riservato e sensibile, ma comunque cordiale e propenso alle amicizie.
La vocazione al sacerdozio arrivò pochi anni più tardi, tra il 1913-1916, e legata alla frequentazione del convento di San Bernardino, di quello dei benedettini e ad alcuni ritiri spirituali. Nel 1916, iniziò gli studi presso il seminario diocesano e il 29 maggio di 4 anni dopo venne ordinato sacerdote nel Duomo di Brescia. Prosegui gli studi universitari alla facoltà di filosofia tomistica della Pontificia Università Gregoriana a Roma e, contemporaneamente, alla facoltà di lettere e filosofia dell’Università statale grazie a uno speciale permesso accordatogli dal vescovo del tempo.
Tuttavia, dopo neanche un anno, dovette rinunciare alle sue prospettive, accettando con umiltà e docile obbedienza il radicale cambio di direzione voluto dal segretario di Stato, mons. Pizzardo. Si laureò in filosofia tomistica presso l’Accademia romana di San Tommaso d’Aquino e in diritto canonico presso la facoltà giuridica del Seminario di Milano. Poi, in diritto civile presso l’Università Lateranense. Nominato arcivescovo di Milano nel 1954, puntò a far rifiorire la diocesi e a riconquistare le masse operaie lontane dalla Chiesa, attraverso settimane di intensa opera missionaria. Il suo impegno, però, non ebbe il successo sperato.
Nominato cardinale nel 1958 da Giovanni XXIII, viaggiò molto come consigliere del papa. Nel 1963 venne eletto suo successore, scegliendo il nome di Paolo VI, che suggeriva una grande apertura apostolica. Negli anni del suo pontificato apportò notevoli cambiamenti promuovendo la giustizia nella vita sociale e internazionale, lavorando per la pace e per l’unità dei cristiani. Tra le tante cose, favorì l’ammissione dei laici come uditori, comprese le donne, e proclamò la B.V. Maria come Madre della Chiesa.
Riuscì a portare avanti la sua missione nonostante il periodo di cambiamenti rivoluzionari, evitando uno scisma. Date le tensioni in Vaticano (e non solo) nel 1974 si parlò di un’ipotetica rinuncia al pontificato, invece iniziò una serie di viaggi nel mondo per completare la sua opera e apportare altri cambiamenti. L’ultima fu l’internazionalizzazione del sacro collegio. Durante l’ultimo anno della sua vita fu devastato dalla notizia del rapimento e dell’uccisione di Aldo Moro, suo grande amico. Ammalatosi di artrite, si spense il 6 agosto 1978 per un attacco cardiaco. Papa Francesco lo proclamò Santo il 14 ottobre 2018.
Gli altri Santi del giorno
Il 29 maggio oltre San Paolo VI Papa (il cui giorno corrisponde alla sua ordinazione a sacerdote), la Chiesa ricorda anche San Massimo di Verona vescovo, San Massimino di Treviri vescovo, Beato Rolando Rivi seminarista e martire e Sant’Orsola Ledóchowska religiosa.