Non sono del tutto chiare le circostanze che hanno portato alla morte di Matthew Perry, attore noto per aver recitato nella serie Friends. Secondo gli esami del coroner che ha eseguito l’autopsia, il decesso sarebbe avvenuto a causa di alti livelli di ketamina, farmaco anestetico che se somministrato in dosaggi minori può essere usato come anti depressivo. Ma come ha potuto l’attore ottenere una quantità così elevata del farmaco?
A sei mesi dalla morte di Perry, la polizia di Los Angeles e la Drug Enforcement Administration (DEA) hanno aperto un’inchiesta per scoprire come l’attore abbia ottenuto la dose massiccia trovata nel suo corpo e se vi siano o meno responsabilità da parte di terzi. In particolare, la polizia paventa la possibilità che l’interprete possa essersi procurato la sostanza illegalmente.
Matthew Perry le rivelazioni dopo la sua morte: “Era violento e…”
Matthew Perry è stato ricordato con affetto da colleghi e addetti ai lavori, che hanno speso parole di commiato per la sua scomparsa. Alcune testimonianze provenienti dal Daily Mail, però, hanno messo fortemente in discussione l’immagine bonaria e gentile dell’attore arrivando a definirlo “mostro” oltre che violento nei confronti delle donne.
Tra le varie testimonianze c’è senza dubbio quella della sua agente Morgan Moses che racconta come Perry: “Lanciato un tavolino contro la sua ex fidanzata Molly Hurwitz”. Come riporta il portale la giornalista Alison Boshoff avrebbe messo in luce altre caratteristiche dell’attore di Friends poco rassicuranti: “Beveva, fumava e prendeva qualsiasi altra cosa… Immaginate il caos che ha creato, le riprese tardive, la totale mancanza di rispetto nei confronti del cast e della troupe”. La fonte rivela anche di un presunto accordo con il quale Matthew Perry avrebbe chiesto ad un giovane ragazza di non rivelare in tribunale essere stata vittima di abusi psicologici che: “L’avrebbero resa dipendente dagli oppioidi”.