Negli ultimi mesi si sta verificando una vera e propria crisi del succo d’arancia, con il prezzo del gustoso agrume che viene spesso e volentieri consumato sotto forma di spremuta, che è schizzato alle stelle. Del caso ne parla l’autorevole portale Gambero Rosso, precisando come il costo del succo d’arancia sia di fatto triplicato negli ultimi tempi se si prende in considerazione la media degli ultimi 50 anni. Nel solo 2024 il prezzo è cresciuto di ben il 77 per cento, e ad oggi si assesta sui 450 dollari per ogni libbra di succo d’arancia.
Ma a cosa si deve questo aumento vertiginoso dei prezzi? Tutta colpa della guerra in Ucraina, l’invasione dell’esercito russo scattata più di due anni fa e che non accenna a trovare la parola fine e che ha causato in via indiretta l’aumento dei prezzi di numerosi prodotti. Non soltanto le arance ma anche il cacao, lo zucchero, senza dimenticarsi di benzina e prodotti energetici.
SUCCO D’ARANCIA IN CRISI, PREZZO SCHIZZA ALLE STELLE: FRA TORNADI E SICCITA’
Quello delle arance è però il prodotto che ha fatto la miglior (o peggiore a seconda dei punti di vista), scalata, visto che di fatto è raddoppiato dal solo inizio 2024, registrando un clamoroso +98%. Tutto è legato ai raccolti che sono ai mini storici, un evento su cui ha giocato un ruolo decisivo anche il cambiamento climatico, che sta influenzando numerosi altri prodotti del settore agroalimentare.
Sia gli Stati Uniti quanto la zona del golfo del Messico, ricorda ancora Gambero Rosso, sono stati travolti da degli uragani, alcuni dei quali davvero intensi, e anche in Brasile si sono registrati fenomeni atmosferici avversi, compresa una siccità che non ha precedenti e che ha messo in ginocchio i produttori locali. A complicare la situazione la malattia dell’inverdimento degli agrumi, una fitopatia che è risultata essere letale per gli alberi che ha decimato le piante dei principali produttori di succo d’arancia al mondo.
SUCCO D’ARANCIA IN CRISI, PREZZO SCHIZZA ALLE STELLE: NEGLI USA CALO DEL 5% DELLA PRODUZIONE
La produzione di arance, e del suo succo, negli Stati Uniti è diminuita di un terzo e quella totale del 5 per cento, e così è scattata la speculazione, un “gioco” al rialzo che purtroppo non sembrerebbe essere giunto al termine in quanto le previsioni per il raccolto del 2024 parlano di un 24 per cento in meno rispetto ad un anno fa. A completare il quadro, il crollo delle vendite di succo d’arancia legato proprio all’aumento dei prezzi, di conseguenza “non è un pensiero eccessivo credere che questa bevanda così amata possa a breve sparire dai supermercati”, precisa Gambero Rosso.
Il fenomeno sta preoccupando anche gli agricoltori italiani, dove la domanda sta calando in maniera importante e ciò ha portato ad esempio gli agricoltori della Calabria a riconvertire molti agrumeti, sostituiti da altre piante come ad esempio quella dei kiwi, una scelta vantaggiosa dal punto di vista economico ma non ecologica visto che serve molta più acqua per mantenere in vita questi frutti.