TADEJ POGACAR DOMINA IL GIRO D’ITALIA 2024: IL COMMENTO DI FRANCESCO MOSER (ESCLUSIVA)
Un campione come pochi se ne sono visti nella storia del ciclismo: Tadej Pogacar sta dominando il Giro d’Italia 2024; il corridore sloveno lo sta correndo alla grande con vittorie epiche come quella nella tappa di Livigno. Forte in salita, a cronometro, in volata: un vero fuoriclasse, con un vantaggio in classifica abissale sugli avversari, pronto magari a fare questa stagione la doppietta Giro-Tour che manca da Marco Pantani 1998 e pronto soprattutto a sfilare sulle strade di Roma nell’ultima tappa della Corsa Rosa come un vero imperatore. Per parlare del Giro d’Italia e delle imprese di Tadej Pogacar abbiamo sentito Francesco Moser, vincitore del Giro d’Italia nel 1984, in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.
Come giudica questo Giro d’Italia 2024? Non ci sono molte cose da dire, c’è solo da rilevare come Pogacar l’abbia dominato fin dall’inizio.
È veramente impossibile dare fastidio al corridore sloveno? Non vedo chi possa dargli fastidio, è troppo forte. Pogacar è veramente troppo superiore a tutti gli altri corridori del Giro.
Qual è la forza di Pogacar, la sua bravura? È un corridore completo, va forte in salita, a cronometro, in volata.
C’è un campione del passato a cui si può paragonare Pogacar? Direi che assomiglia a Merckx, poi vedremo a fine carriera se sarà riuscito a fare come lui.
La tappa di Livigno è una impresa alla Pantani? E’ così, Pogacar è partito ed è andato a riprendere i corridori che erano in fuga, ha vinto veramente da grande campione.
Crede che Pogacar possa fare la doppietta Giro-Tour? Non so se ci sarà Vingegaard, se non ci fosse non vedo chi potrebbe impedirgli di fare l’accoppiata Giro-Tour.
Giro spettacolare per le imprese di Pogacar, cosa le è piaciuto di più in questa edizione della corsa rosa? Direi proprio Pogacar, il suo talento, la sua bravura, il fatto che oltre in salita e a cronometro è capace di vincere anche le volate. Un grande campione, un corridore veramente completo, un vero fuoriclasse. (Franco Vittadini)