RIFORMA PENSIONI 2024, LA PROPOSTA DELLA FERPA
Se in Italia i sindacati hanno sviluppato una piattaforma unitaria sulla riforma delle pensioni, anche se il confronto con il Governo in materia è fermo da ormai più di sei mesi, anche in Europa qualcosa si muove. Infatti, la Federazione europea dei pensionati e delle persone anziane, affiliata alla Confederazione europea dei sindacati, ha proposto di arrivare alla creazione di una pensione di base per far sì che si possa garantire una vecchiaia dignitosa sia ai pensionandi che agli attuali giovani. La proposta ricorda quella di una pensione di garanzia che fa parte delle istanze delle organizzazioni dei lavoratori italiane, oltre che di alcune forze politiche: resta da capire quale destino possa avere la proposta di riforma pensioni 2024 della Ferpa.
LA PROMESSA SULLE PENSIONI MINIME
Infatti, già a livello comunitario le competenze sulla materia previdenziale sono piuttosto limitate, senza trascurare il fatto che a livello nazionale, se prendiamo il caso italiano, nonostante la proposta sia sul tavolo da tempo, non sono stati compiuti passi importante per concretizzarla. L’unica possibilità a livello europeo che si intravvede è quella di una Direttiva, come si è visto nel caso del salario minimo, che lascerebbe poi ai singoli Stati membri la scelta sulla modalità operativa con cui recepirla. Nel caso italiano va anche detto che esistendo un’integrazione al minimo di fatto l’importo degli assegni non può essere inferiore a un determinato ammontare. Ci sarebbe eventualmente da ragionare sull’importo minimo stesso e su questo sappiamo anche che non mancano le proposte, come quella dei 1.000 euro al mese netti di Forza Italia.
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