CDM APPROVA IL DECRETO SALVA CASA: LA CONFERENZA STAMPA IN DIRETTA STREAMING CON SALVINI, ABODI E VALDITARA
Il CdM ha approvato all’unanimità il Decreto Salva Casa, la riforma dello Sport e le nuove disposizioni in materia di sostegno didattico agli alunni con disabilità, oltre all’iter di avvio dell’anno scolastico 2024-2025. A seguire ora la diretta video streaming della conferenza stampa da Palazzo Chigi con il Ministro delle Infrastrutture e vicepremier Matteo Salvini, il Ministro dello Sport Andrea Abodi e il titolare dell’Istruzione Giuseppe Valditara.
«Lo avevamo promesso e lo abbiamo fatto: approvato in Consiglio dei ministri il decreto salva-casa», ha scritto soddisfatto il vicepremier al termine del CdM mattutino. Tra le misure approvate in Consiglio, vi è l’inserimento nel criterio di edilizia libera «per vetrate panoramiche amovibili, tende e altre opere di protezione dal sole e dagli agenti atmosferici», ma anche l’ampliamento delle tolleranze costruttive ed esecutive, così come la semplificazione dell’accertamento di conformità «eliminando la doppia conformità (che d’ora in poi verrà richiesta solo nei casi più gravi) e la fine del paradosso del silenzio rigetto, con l’introduzione del silenzio assenso: vale a dire che se l’Amministrazione non risponde, entro i termini prestabiliti, l’istanza si considera accettata», scrive ancora Salvini.
«Sono molto soddisfatto, il Decreto Salva Casa aiuta le famiglie e i piccoli proprietari immobiliari aiutando a tagliare i tempi della burocrazia», ha spiegato in conferenza stampa il leader della Lega. Con il provvedimento adottato oggi dal Cdm, aggiunge, sarà più semplice il cambio destinazione d’uso degli immobili in ogni parte d’Italia. Il decreto adottato dal Governo Meloni, conclude il Ministro delle Infrastrutture, «regolarizza piccole difformità, liberando finalmente gli uffici comunali da milioni di pratiche edilizie e restituendo il pieno utilizzo degli immobili ai legittimi proprietari». In merito alle polemiche degli scorsi giorni con le opposizioni, Salvini ha chiarito come il Decreto Salva Casa non sia un condono da esterni, ma semmai «un provvedimento che semplifica le pratiche».
CDM GOVERNO MELONI OGGI SUL DECRETO SALVA CASA: IN ODG ANCHE DL SPORT E DL SICUREZZA FERROVIE
Arriva finalmente dopo due rinvii il Decreto Salva Casa nel CdM convocato stamattina del Governo Meloni: il piano casa ideato dal Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini e anticipato nelle scorse settimane, dopo gli ultimi rilievi richiesti da Palazzo Chigi e dal Quirinale, è pronto per essere introdotto e approvato dalla riunione dei Ministri attesa dopo le ore 9.30 oggi venerdì 24 maggio 2024. «Non è un condono ma una possibilità di regolarizzare piccole problematiche emerse nelle case degli italiani», ha ribadito ancora nelle scorse ore il vicepremier e leader della Lega, rispondendo alle critiche anche feroci lanciate da Pd e Movimento 5Stelle.
Non di solo Decreto Salva Casa si parlerà però oggi nel CdM convocato dalla Premier Meloni: nell’ordine del giorno trovano spazio altri due importanti provvedimenti, in primis la riforma dello Sport ideata dal Ministro competente Andrea Abodi, che diverse polemiche ha già generato negli scorsi giorni con il CONI e la FIGC. La principale novità della riforma prevede una commissione indipendente per le verifiche dell’equilibrio finanziario ed economico delle società sportive, in primis quelle legate al mondo calcio. Come si legge nella bozza visionata dall’Adnkronos, la nuova agenzia sullo sporto dovrà vigilare sulla la regolarità della gestione economica e finanziaria delle società sportive professionistiche. Previste infine «pareri obbligatori che sono trasmessi alle rispettive federazioni sportive nazionali per l’adozione dei provvedimenti di competenza concernenti l’ammissione, la partecipazione e l’esclusione dalle competizioni professionistiche, e di ogni altro provvedimento conseguente», riporta la bozza.
Dopo Salva Casa e riforma sport, il terzo provvedimento oggi in esame nel CdM riguarda la sicurezza delle ferrovie: si tratta di un disegno di legge, scrive l’odg del Consiglio dei Ministri, con «disposizioni in materia di sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali». Ad inizio del CdM è attesa la relazione del viceministro dell’Economia Maurizio Leo in merito al “caos” generato dal suo decreto sul Redditometro, stoppato dopo le richieste di Lega e Forza Italia per intervento diretto della stessa Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e già “superato” con l’impegno del Governo nell’odg presentato ieri dal Carroccio.
COSA PREVEDE IL DECRETO SALVA-CASA: BOZZA 3 ARTICOLI, DALLE TOLLERANZE ALLE TENDE
Il Decreto Salva Casa in 3 articoli messo a punto da Salvini e dai tecnici del MIT risponde a carattere urgente in quanto serve a fornire «riscontro immediato e concreto al crescente fabbisogno abitativo», si legge nella bozza del piano edilizio visionato anch’esso dall’Adnkronos. Il testo riguarda nello specifico «misure specifiche finalizzate a rimuovere quegli ostacoli, ricorrenti nella prassi, che determinano lo stallo delle compravendite a causa di irregolarità formali». L’incontrario di un condono, come frettolosamente è stato definito, il Decreto Salva Casa non disciplina gli abusi edilizi strutturali, come ad esempio lo spostamento di un muro portante, l’allargamento di un balcone, la costruzione di una sottofittatura in più: il provvedimento è volto invece a sanare e regolarizzare – anche con un pagamento del proprietario – «gli abusi minori, come un tramezzo spostato o una finestra posizionata diversamente».
Si tratta insomma di interventi sulle “brevi difformità”, eliminando il criterio della “doppia conformità”: come spieghiamo nel nostro focus sul Dl Salva Casa (qui tutti i dettagli), si snelliscono tempistiche e procedure eliminando uno dei due “tempi” in cui la legge ad oggi prevede il via libera alle modifiche edilizie minori: non si dovrà più sottomesse sia alle regole del tempo in cui viene fatta la modifica e sia le regole di quando viene chiesta la sanatoria, ne basterà uno dei due garantiti. Il decreto prevede inoltre l’ampliamento delle “categorie di interventi” che possono di fatto essere eseguiti in edilizia libera, dunque «quegli interventi che non richiedono alcun titolo abilitativo, né permesso e/o comunicazione, in quanto non eccessivamente impattanti». Facilitazioni previste poi per tende da esterno («per opere di protezione dal sole e dagli agenti atmosferici la cui struttura principale sia costituita da tende, tende da sole, tende da esterno, tende a pergola»), pompe di calore, vetrate amovibili: da ultimo, il Dl Salva Casa pone pro tutti gli interventi realizzati fino al 24 maggio 2024 «tolleranze costruttive sono riparametrate in misura inversamente proporzionale alla superficie utile»: ciò significa che minore è la superficie dell’intervento fatto in casa e maggiore sarà il limite consentito in percentuale delle violazioni consentite (si passa dal 2% al 5%, nello specifico).
SALVINI: “DECRETO SALVA CASA NON È UN CONDONO” . IL GIUDIZIO DI CONFEDILIZIA
«Il decreto Salva Casa non è un condono»: lo sta ripetendo da giorni il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, ideatore della norma che dopo l’abbuffata di Superbonus edilizio intende dare un’aiuto ragionato (e non a costo gratis) alle famiglie e ai proprietari di immobili privati. «Quindi se uno si e’ fatto la villa abusiva con piscina in riva al mare o al fiume, no. Se uno si e’ trovato un immobile con la cameretta di 8 mq, con il bagnetto o la grondaia fatta negli anni Ottanta che non riesce a regolarizzare o vendere viene sanato e regolarizzato», ha ribadito il vicepremier in quota Lega intervenendo lo scorso lunedì durante un evento a Bologna.
Come ci spiega oggi in una bella intervista il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa, il Dl Salva Casa – dopo aver recepito alcune anticipazioni della bozza ultimata e limata proprio a seguito dei dialoghi con gli enti costruttori e le realtà del settore – rappresenta un passo avanti che non riguarda affatto un tema di condono edilizio: «il testo sana le vecchie irregolarità che frenano il mercato immobiliare». L’intervento di Salvini è infatti stato deciso per dare una sterzata importante al mercato del settore edilizio in crisi per i prezzi altissimi e la presenza di tanti immobili non “ristrutturatili” o “vendibili” proprio per minime irregolarità o norme burocratiche complesse. «Noi come proprietari, quindi come soggetti che hanno ereditato, acquistato o stanno per acquistare o che cambiano abitazione sentiamo questa esigenza, perché ci sono compravendite che vengono rallentate da situazioni da chiarire», spiega al “Sussidiario” ancora il n.1 di Confedilizia.