Ancora scosse di terremoto ai Campi Flegrei, anche oggi non sono mancati i movimenti tellurici in quella che resta la zona più attenzionata d’Italia in merito ad attività sismica e vulcanologica. Come sempre ad elencare i sismi è stato l’Ingv, l’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, che ha registrato ben sei nuove scosse durante la notte passata, a cominciare da quella più importante.
Il riferimento è all’evento tellurico di magnitudo 2.7 gradi sulla scala Richter che è stato localizzato alle ore 3:03, nel cuore della notte fra venerdì 24 e sabato 25 maggio 2024. Nel dettaglio l’evento tellurico è stato registrato dalla Sala Operativa INGV-OV (Napoli) in una zona con coordinate geografiche pari a 40.8300 gradi di latitudine, 14.1400 di longitudine e una profondità di 2 chilometri sotto il livello del mare.
TERREMOTO CAMPI FLEGREI: LE SCOSSE DELLA NOTTE
In zona individuati i comuni di Quarto, Bacoli, Monte di Procida e Marano di Napoli, mentre la città con almeno 50mila abitanti più vicina al sisma è risultata essere Pozzuoli, distante 5 chilometri dall’epicentro, con Napoli a 10, quindi Giugliano in Campania a 12 e Casoria a 15. Come detto sopra, le scosse di terremoto sono state in totale sei la scorsa notte, fra cui la minima di 1,1 gradi e la massima di 1,7, e tutte registrate fra le ore 3:00 e le 4:32 di oggi, sabato 25 maggio 2024.
Le continue scosse di terremoto ai Campi Flegrei sono sull’agenda di governo e nelle scorse ore il ministro della protezione civile, ex governatore della Sicilia, Nello Musumeci, ha annunciato che ci saranno dei contributi economici per chi intende lasciare l’area dei Campi Flegrei. Una proposta che però non sembra aver scaldato più di tanto i residenti, come dichiarato da una donna ai microfoni di Repubblica.
TERREMOTO CAMPI FLEGREI: LE TESTIMONIANZE DEI RESIDENTI
Si tratta di una signora che ammette di abitare da più di 50 anni a via Napoli, “In una stanza con bagno, pago 420 euro al mese, ho una pensione di 700 euro, mangio a stento. Ma, ciò nonostante, non andrei mai via da qui, nemmeno se mi dessero i soldi che promette il governo. Questa è casa mia, qui è il mio posto, non fuggirò mai”. Sono 58 gli edifici che sono stati dichiarati inagibili dopo i controlli, mentre 83 famiglie sono state sgomberate e collocate in degli alberghi o in delle tensostrutture allestite appositamente per coloro che non volessero soggiornare al chiuso.
Gli abitanti dei Campi Flegrei, chiedono comunque più sicurezza, come racconta sempre una testimone, aggiungendo: “Che ne facciamo dei fondi di Musumeci se poi dove andiamo non abbiamo un lavoro? I miei figli, mio marito, lavorano qui come pizzaioli, camerieri”. Sulla questione dei Campi Flegrei vanno registrate anche le parole di Vincenzo De Luca, governatore della Campania che invita a non prendere in giro la gente “Ma non possiamo neanche attribuire a chi è nato in quel territorio la responsabilità di essere nato lì. Dobbiamo evitare di sovraccaricare di nuovi insediamenti abitativi, ma intanto cominciamo a garantire la sicurezza per quanto possibile degli abitanti”.