Una nuova bufera travolge Anthony Fauci: la House Select Subcommittee on the Coronavirus Pandemic sospetta che l’ex direttore del National Institute of Allergy and Infectious Diseases sia coinvolto in una cospirazione tra i più alti livelli dell’istituzione sanitaria che guidava per nascondere documenti ufficiali sull’origine del Covid. Il caso è scoppiato a causa di alcune e-mail del dottor David Morens, che è stato consulente senior di Fauci dal 1998 al 2022: ha fatto sparire alcune e-mail e cancellato «pistole fumanti» per evitare controlli. Alcune e-mail sono state ottenute nell’ambito dell’indagine sull’origine del Covid e sono state lette giovedì scorso dal presidente della Camera dei Deputati James Comer: così è emerso che Morens ha ammesso di aver cancellato sue comunicazioni per evitare di renderle pubbliche ai sensi del Freedom of Information Act (FOIA), che consente agli americani di accedere ai documenti delle agenzie federali richiedendo informazioni, a meno che non rientrino in una delle nove esenzioni previste, come la protezione della sicurezza nazionale e della privacy personale.
Ne parlava con Peter Daszak, la cui organizzazione EcoHealth Alliance si è vista sospendere i finanziamenti federali per i suoi controversi rapporti con l’Istituto di virologia di Wuhan, in particolare per alcuni pericolosi esperimenti che hanno alterato i coronavirus rendendoli più pericolosi. «Ho imparato dalla nostra responsabile FOIA come far sparire le e-mail dopo che mi è stato richiesto il FOIA ma prima che inizi la ricerca. Quindi credo che siamo tutti al sicuro. Inoltre ho cancellato la maggior parte delle e-mail precedenti dopo averle inviate a Gmail». Il deputato Brad Wenstrup, presidente della sottocommissione che indaga sull’origine del Covid, teme che Morens e Daszak abbiano cercato di coprire le loro tracce dopo lo scandalo, cancellando i documenti federali. L’anno scorso era già emerso come Morens avesse discusso di usare la sua e-mail personale anziché quella governativa e di cancellare le comunicazioni per evitare i controlli. «Inviate pure a uno qualsiasi dei miei indirizzi e cancellerò tutto ciò che non voglio vedere sul New York Times», scriveva nel 2021.
LE AMMISSIONI SCIOCCANTI DI MORENS NELLE E-MAIL CON DASZAK
La sottocommissione ha dichiarato che questa vicenda solleva «seri dubbi sul fatto che il dottor Fauci abbia preso parte a una cospirazione tra i più alti livelli del National Institutes of Health per nascondere i documenti ufficiali relativi alle origini del COVID-19». In attesa che venga ascoltato il 3 giugno, è stato già sentito Morens, il quale è accusato di «aver minato le operazioni del governo degli Stati Uniti, per aver cancellato illegalmente i documenti federali sul COVID-19, per aver usato un’e-mail personale per evitare il Freedom of Information Act (FOIA) e per aver agito ripetutamente in modo non consono a un dipendente federale». Nel comunicato stampa diffuso dalla sottocommissione è scritto che le e-mail suggeriscono che «il dottor Fauci fosse a conoscenza del comportamento nefasto del dottor Morens e potrebbe persino aver commesso egli stesso violazioni dei registri federali». In un’e-mail del 21 aprile 2021 inviata a Daszak, l’ex consulente di Fauci scriveva: «PS, ho dimenticato di dire che non c’è da preoccuparsi per i FOIA. Posso inviare le cose a Tony [Fauci] sulla sua posta elettronica privata, oppure consegnargliele al lavoro o a casa sua. È troppo intelligente per lasciare che i colleghi gli inviino cose che potrebbero causare problemi».
Invece, il 13 maggio 2021 in un’altra e-mail suggeriva a qualcuno di parlare con Fauci tramite un canale privato non ufficiale: «Intervistate direttamente Tony e collegatelo al nostro canale ‘segreto’. Ha inviato una e-mail a Tony poche ore fa». L’oggetto dell’e-mail lasciava intendere che la conversazione riguardasse le origini del Covid. In un’altra e-mail inviata a Daszak, Morens ha insinuato che Fauci stesse cercando di «proteggere» EcoHealth come beneficiario di sovvenzioni. Un’altra comunicazione sembrava suggerire che Fauci fosse a conoscenza di una condotta impropria, ma che cercasse di schermarsi: «Posso inviare le cose a Tony sulla sua casella di posta elettronica privata, oppure consegnargliele al lavoro o a casa sua. È troppo intelligente per lasciare che i colleghi gli inviino cose che potrebbero causare problemi». Da altre e-mail è emerso che Morens ha chiesto aiuto ai «nostri informatici» e alla «nostra responsabile FOIA per far sparire le e-mail».
LETTERA AL DIPARTIMENTO DI GIUSTIZIA PER CHIEDERE UN’INDAGINE SU MORENS
Nella sua testimonianza, Morens si è giustificato spiegando che Daszak «è un amico personale da quasi vent’anni. Ho avuto interazioni governative con lui che sarebbero state sulla mia email NIH, ma quasi tutte le mie interazioni per anni sono state personali, come amico». Quando gli è stato chiesto se avesse usato il suo account di posta elettronica privato per affari governativi, Morens è stato vago: «Non ricordo, ma se l’ho fatto, non avrei dovuto farlo. È sbagliato». Ma ci sono comunicazioni in cui afferma di aver cancellato e-mail. Tim Belevetz, legale di Morens, a Newsweek ha dichiarato: «Il dottor Morens è un funzionario pubblico di carriera. Il suo lavoro si è concentrato sulla ricerca di soluzioni a problemi urgenti di salute pubblica attraverso l’uso della scienza e in modo libero dalla politica». Peraltro, diverse e-mail hanno mostrato Morens fare commenti inappropriati e irrispettosi, molti nei confronti delle donne, per i quali l’ex consulente di Fauci si è scusato durante la sua testimonianza.
Nel frattempo, il senatore Rand Paul ha esortato il Dipartimento di Giustizia a indagare su Morens per aver impropriamente nascosto o distrutto documenti relativi alle origini della pandemia Covid. In una lettera al Procuratore generale Merrick Garland, il senatore ha chiesto un’indagine approfondita, citando le e-mail ottenute dalla House Select Subcommittee on the Coronavirus Pandemic che, a suo dire, rivelano «prove significative» di potenziali violazioni della legge federale da parte del dottor Morens. Questa vicenda, per il senatore repubblicano del Kentucky, suggerisce «una più ampia cospirazione all’interno dell’ufficio NIH FOIA per aiutare il dottor Morens a distruggere illegalmente i documenti e a eludere le leggi sui documenti pubblici». Nella lettera definisce «imperativo» che il Dipartimento di giustizia «indaghi sulle accuse contro il dottor Morens e, se confermate, si assicuri che egli sia ritenuto responsabile nella misura massima della legge».