COME SI VOTA NEL RESTO DELL’UE ALLE ELEZIONI EUROPEE 2024? LEGGE ELETTORALE E SOGLIE
Come non c’è unanimità nella data delle elezioni europee 2024, non ve n’è anche sul come si vota, perché il voto nei 27 Stati membri dell’Ue è previsto da domani a domenica e ognuno all’estero ha modalità specifiche. Ad aprire le danze è l’Olanda, il 7 giugno le urne vengono aperte in Irlanda, a seguire gli altri, con l’Italia che ha previsto due giorni per votare, sabato e domenica. Peraltro, siamo con la Repubblica Ceca gli unici a organizzare la tornata elettorale in due giorni. Ma ci sono altri casi particolari, come quelli di nazioni dove vige l’obbligo per gli elettori di andare a votare: ci riferiamo a Belgio, Lussemburgo, Bulgaria e Grecia. Per quanto riguarda gli aspetti in comune, ovunque è in vigore una legge elettorale proporzionale e per tutti gli europarlamentari il mandato dura cinque anni, ma prevalgono le differenze. In primis, il numero dei parlamentari europei assegnati cambia in base alla popolazione secondo una “proporzionalità decrescente”, quindi chi ha meno abitanti ha un numero di seggi per abitante più alto.
Per quanto riguarda la soglia di sbarramento, questa non è prevista dappertutto. Ad esempio, nel nostro Paese i partiti devono raggiungere il 4% per poter avere degli eletti in Europa, un valore che si ritrova anche in Austria e Svezia. Ma la percentuale varia altrove: ad esempio, è al 5% per francesi, lettoni, lituani, polacchi, cechi, rumeni, slovacchi, ungheresi e bulgari, invece c’è Cipro dove la soglia è all’1,8%. Nel complesso, sono 14 le nazioni che la prevedono, seppur con percentuali che variano. La Germania prevedeva una soglia, che però non ha più dal 2014, essendo stata giudicata incostituzionale. Per l’Ue però è consigliabile che le nazioni che eleggono almeno 35 deputati usino questo sistema e prevedano una percentuale tra 2 e 5% al fine di ridurre la frammentazione politica.
LE DIFFERENZE SULLE PREFERENZE: ECCO COME SI VOTA
Prevale varietà sul come si vota in Europa alle elezioni europee 2024 anche sulle preferenze, perché sono previste in 19 Stati su 27. Tra quelli in cui non ci sono citiamo Germania, Francia e Spagna, perché qui la lista dei candidati è “chiusa”. Ci sono poi casi ancor più particolari, come quelli di Malta e Irlanda, dove gli elettori possono scegliere più partiti e indicare un ordine di preferenza.
Se si scende ancor più sul tecnico, emergono altre differenze, come quelle sulle circoscrizioni, tra Paesi che ne hanno diverse (l’Italia ad esempio ne ha 5), mentre ci sono 23 Stati europei che ne prevedono solo una nazionale. Le differenze sul come si vota alle elezioni europee 2024 riguardano pure l’età minima per candidarsi: se in Italia la soglia minima è 25 anni, altrove basta avere 18 anni per candidarsi in Europa, come in Francia, Spagna e Germania.
COSA CAMBIA PER CHI SI TROVA ALL’ESTERO
Il come si vota in Europa alle elezioni europee 2024 cambia anche per chi si trova all’estero. Per gli italiani che non vivono in Ue c’è solo una possibilità: tornare in Italia (stesso discorso per la Bulgaria). Se invece si abita in Ue, allora si può votare nei seggi presenti nei consolati italiani. Si potrebbe anche votare per le elezioni nel Paese in cui si vive, scegliendo tra quei partiti e non quelli italiani, ma a patto di deciderlo prima, di sicuro non si può votare per più di un Paese. Stesso discorso per chi ha la doppia cittadinanza.
Niente voto all’estero invece per gli elettori di Slovacchia, Malta, Irlanda e Repubblica Ceca. Ci sono Paesi in cui è possibile recarsi nelle urne in consolati e ambasciate, e ciò vale per la maggioranza degli Stati membri (18), mentre in 14 si garantisce anche il voto via posta. Più limitato è il “voto per procura“, in base al quale si può delegare un’altra persona a votare per sé: ciò è possibile solo per francesi, olandesi e in Belgio. Si può votare online, infine, in Estonia.