La rassegna di Verissimo dedicata ad Amici 2024 sta regalando questo pomeriggio grandi emozioni agli appassionati. Tutti i ragazzi più iconici della stagione appena conclusa si sono raccontati nello studio di Silvia Toffanin e non poteva mancare alla festa anche Petit, arrivato ad un passo dallo scontro finale. “Sono un po’ stanco perché comunque siamo usciti che dormiamo poco perchè ci sono tante date. Però è bellissimo. Mi sto vivendo tutte le persone che sono lì per me ed è un’emozione incredibile”.
Il racconto di Petit a Verissimo è partito subito con un focus sui suoi genitori e in particolare sua nonna che è stata fondamentale sia dal punto di vista umano che in qualità di artista. “Mamma? E’ felicissima, la cosa più bella è che con papà mi ripetono che sono il loro orgoglio. E’ la cosa più bella che un figlio può sentire, rendere felici i propri genitori è davvero un’emozione unica. Hanno ripreso a vedersi dopo che sono entrato ad Amici, mi ha fatto effetto saperlo”.
Petit a Verissimo: “Da piccolo mi vergognavo della mia passione per la musica, poi…”
Petit – ospite a Verissimo dopo l’esperienza ad Amici 2024 – ha faticato a trattenere l’emozione parlando della sua amata nonna: “Il mio nome d’arte l’ha inventato lei, mi chiamava così quando andavamo al parco, nasce tutto da lì: dal bene che volevo a lei e perché è stata come una mamma alla fine. Quando i miei genitori non c’erano per lavoro io stavo sempre con lei. Sono stato tutto la vita fino a quando c’è stata con lei, sicuramente ora mi starà guardando e sarà felicissima di quello che è successo”.
Petit ha raccontato a Silvia Toffanin come il percorso ad Amici 2024 sia stato una sorta di rivalsa rispetto alle difficoltà del passato vissute con la sua famiglia. “E’ stato anche difficile dire che facessi musica perché giocavo a calcio e un po mi vergognavo. Poi però quando mi sono confidato mi hanno supportato in tutto… I miei genitori mi hanno insegnato ad essere sempre umile, sempre solare e disponibile; a maggior ragione ora. L’artista sta proprio in questo, farsi vedere umile e piacere come persona”.