De Rossi è già con la testa al prossimo campionato, il suo primo alla guida della sua Roma e le attenzioni sono tutte sul calciomercato che verrà. Non sarà un’impresa semplice per il tecnico e il neo ds Florent Ghisolfi da poco ingaggiato dal Nizza. La Champions a Roma manca da 7 anni e con essa vengono meno anche pesanti introiti che per i giallorossi quest’anno sarebbero stati 55 mln che avrebbero finanziato il calciomercato. E invece come negli ultimi anni la Roma dovrà adoperarsi sul calciomercato con tanta fantasia e con meno risorse delle dirette concorrenti.
La prima mossa riguarderà i tagli alla rosa della squadra. Andiamo a vedere quelli certi: via Rui Patricio, Spinazzola a malincuore non confermato per i troppi infortuni e l’età che avanza, Karsdorp cacciato a furor di popolo; ritornano nelle loro squadre i Lukaku, Renato Sanches, Kristensen, Llorente, Hjusen e Azmoun. Ci sarà poi la cessione di Smalling che lo scorso anno non ha quasi mai giocato e ha richieste in Arabia, per Celik si ascolteranno tutte le offerte che potrebbero arrivare dalla Turchia e dalla Francia.
Calciomercato Roma, quante spine in mano a De Rossi: i casi Dybala e Abraham
Ci sono poi due grandi incognite che pesano come un macigno nella programmazione del calciomercato della Roma: Paulo Dybala e Tammy Abraham. Sull’attaccante argentino la Roma può ben poco, c’è una clausola di calciomercato a suo favore che permette a squadre non di Serie A di prenderlo per 12 milioni. Dipende quindi dal suo agente e dalla sua voglia di rimanere nella Capitale: De Rossi ha detto che vuole tenerlo ma ha fatto capire che deciderà il giocatore, e chi lo consiglia, e noi sappiamo dai rumors che sarebbe molto vicino all’Atletico Madrid, vuole giocare la prossima Champions. Una grossa perdita per la Roma da un punto di vista tecnico, ma anche un grande risparmio per le casse dei Friedkin. Abraham invece è ancora sotto contratto e quindi il suo destino di calciomercato è in mano alla Roma: De Rossi potrebbe decidere di tenerlo e di lavorarci sopra per rilanciarlo oppure usarlo come pedina di scambio o per fare cassa, magari vendendolo in Premier dove ha ancora un certo mercato. Dipenderà dalle situazioni di calciomercato che si verranno a creare.
Un altro giocatore che ha un piedi fuori da Trigoria e Zalewski: su di lui i parei non sono unanimi. A fronte di una offerta da 15/20 milioni i Friedkin e Ghsolfi lo venderebbero, sarebbe una plusvalenza secca. De Rossi vuole evitare altri casi Calafiori e Frattesi, contando che la maturazione del calciatore polacco è più avanti di quanto lo fosse quella dei due calciatori sopra citati. Al netto di tutte queste operazioni di calciomercato in uscita, se andassero tutte in porto, la Roma si libererebbe di ben 14 milioni con un risparmio di 40/50 milioni di monte ingaggi. Il problema sarà come queste pedine verranno sostituite: Pavlidis, Kalimuendo, Chiesa, David tutti nomi suggestivi che per ora sono figurine vendute dagli edicolanti, non sono idee di mercato che escono da Trigoria. Per ora.