Luca Barbareschi non ha avuto una infanzia semplice. A raccontarlo è stato l’attore stesso in una intervista al Corriere della Sera, in cui ha ripercorso il particolare rapporto con i suoi genitori. La mamma Maria Antonietta Hirsch, un’economista di origine ebraica, lo abbandonò quando aveva soltanto 6 anni. “Si era innamorata di un altro e prese con sé mia sorella. Spiritosa però, mi regalò Cent’anni di solitudine. Da allora in ogni libro cerco di capire cosa le sia passato per la testa per mollarmi così, io non potrei mai”, ha ammesso. Adesso che è papà di cinque figli, ancora di più non riesce a spiegarsi il motivo di quel gesto.
Anche col padre Francesco Saverio Barbareschi, un ingegnere, non è sempre stato tutto rosa e fiori. Spesso stava da solo, perché l’uomo era impegnato col lavoro. “Vivevo insieme a una tata, una zia gobba e una con l’anca sbilenca, zitelle, con cui ho riso tantissimo, era una famiglia di matti. Quando ci trasferimmo a Milano, in via Rossetti, avevo una governante sarda, Gina, che mi chiamava “cocco” e mi portava al cinema, io mi sedevo davanti e lei dietro, a pomiciare con il fidanzato”, ha ricordato.
Luca Barbareschi svela il rapporto coi suoi amici
Luca Barbareschi e il padre Francesco Saverio, nonostante le difficoltà e i contraddittori, sono comunque rimasti uniti. Anche se a 18 anni se ne andò di casa augurandogli la morte al culmine di una lite. “Lui mi rispose col medesimo augurio. Non ci siamo parlati per cinque anni. Me ne andai in America e giurai che sarei diventato più ricco di lui. I soldi però non sono mai stati un metro di paragone. Era un grande papà”, ha affermato.
E sulle amicizie: “Per anni ho avuto un’amicizia segreta con Giorgio Napolitano”, ha rivelato. “Ora di amici me ne restano 3. Sono già tanti. Daniele, Massimo e Attila. So che verranno al mio funerale. Spero che mangino bene e mettano buona musica”, ha concluso.