RIFORMA PENSIONI 2024, I DATI INPS
I dati dell’Osservatorio pensioni dipendenti pubblici dell’Inps, oltre a far emergere un aumento della spesa dedicata agli assegni versati, evidenziano una prevalenza delle prestazioni (59,7%) erogata alle donne e ci danno indicazioni per la riforma pensioni. Tuttavia, è noto che in generale le pensionate hanno assegni di importo più basso rispetto agli uomini. Tant’è che anche tra gli ex dipendenti pubblici le donne hanno una quota preponderante degli assegni di reversibilità, che solitamente sono di importo basso, dato che sono solo una percentuale di un normale assegno. Di certo, però, tra le dipendenti pubblici le pensioni sono di importo superiore rispetto a quanto avviene nel settore privato, per via della maggior stabilità dei rapporti di lavoro.
RIFORMA PENSIONI, I DUBBI IN VISTA DEL 2025
Per quante sono riuscite a vincere i concorsi in giovane età è stato anche possibile raggiungere il traguardo della pensione di anzianità. È pur vero che nel settore pubblico vi sono le beneficiarie di baby pensioni (di importo quindi piuttosto modesto) e che non va dimenticato che in passato l’età pensionabile per le donne era più bassa di quella degli uomini. Guardando invece al futuro, resta da capire come verrà fatta la riforma pensioni, se per il 2025 verrà prorogata Opzione donna o se verrà varata una nuova misura pensionistica specifica per le donne. Senza dimenticare che potrebbe anche non verificarsi nessuna delle due eventualità e che il Governo potrebbe anche limitarsi a prorogare l’Ape social dov’è previsto uno sconto contributivo per le madri. Chi non ha avuto figli rischia quindi di essere penalizzata.
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