Chi segue Selvaggia Lucarelli sa che da ormai otto anni nella sua vita sentimentale c’è il compagno Lorenzo Biagiarelli. Nato nel 1990, Biagiarelli ha passato la sua infanzia a Senigallia, dove i suoi genitori gestivano uno stabilimento balneare, ha partecipato al talent show Ballando con le Stelle, ma prima ancora è stato ospite di Antonella Clerici nella trasmissione È sempre mezzogiorno. Tra le sue passioni ci sono la storia e la musica, benché quest’ultima non sia riuscito a concretizzarla. È un altro amore, quello per la cucina, che ha lanciato Biagiarelli nel food blogging; Lorenzo on è uno chef, ma ama abbinare la passione per la scrittura a quella per il cibo.
Sono forse queste le doti che hanno conquistato Selvaggia Lucarelli, che ha incontrato il futuro compagno Lorenzo Biagiarelli proprio grazie ai social. “Ci siamo conosciuti grazie a un’olgettina”, il ricordo della giornalista. “Io avevo scritto un post di quelli sempre miei, rassicuranti, dolci e delicati. Avevo nominato qualche olgettina e una di queste si offese tantissimo e lasciò un commento veramente inquietante. Scrisse ‘io sarò il tuo tormento, ti ruberò qualunque uomo tu amerai nella vita’. Sotto spuntò il suo commento: ‘Tranquilla Selvaggia, non mi avrà mai’”, le parole in una intervista a Daria Bignardi.
Selvaggia Lucarelli sempre al fianco del compagno Lorenzo: “Ha solo due colpe…”
Il polverone più grande si è abbattuto sul fidanzato di Selvaggia Lucarelli di recente, quando ha contestato la veridicità di una recensione, mettendo in dubbio le parole della ristoratrice lodigiana Giovanna Pedretti, poi lucidatasi. La Lucarelli, in un lungo sfogo sui social, prese senza mezzi termini le difese del compagno, che comunque decise di ritirarsi dalla gogna mediatica per un po’.
“Lui ha solo avuto due sfortune: una che la povera signora si sia suicidata (spero si capisca il senso) e l’altra è di essere il mio fidanzato. Se ogni volta che una persona finisce sulle cronache criticata per qualche motivo si suicidasse, i giornali dovrebbero chiudere”, ha scritto Lucarelli. “Però può succedere sempre, lo sappiamo, e succede più spesso di quanto le cronache raccontino. E non succede perché la shitstorm è troppo grossa. Questa è una semplificazione da bar”, le sue parole.