LORENZO MUSETTI, ALTRA OCCASIONE PERSA?
Abbiamo ancora negli occhi la straordinaria partita che Lorenzo Musetti ha perso al terzo turno del Roland Garros 2024: il carrarese ha lottato con le unghie e i denti e ci ha fatto sognare, per più di un attimo abbiamo pensato che potesse eliminare Novak Djokovic e, con lo stesso successo, regalarsi gli ottavi al Roland Garros per la terza volta in carriera e consegnare a Jannik Sinner il numero 1 del ranking Atp. Purtroppo le cose non sono andate per il verso giusto: al termine di una straordinaria maratona notturna Musetti è uscito sconfitto con il risultato di 5-7 7-6 6-2 3-6 0-6. Chiaramente si tratta di una delusione tremenda: Musetti è stato rimontato e battuto, anche in modo piuttosto netto. Cosa ci lascia allora questa sconfitta? Intanto, possiamo dire che Lorenzo non sia nemmeno particolarmente fortunato: nelle due occasioni in cui aveva timbrato gli ottavi al Roland Garros era stato eliminato dallo stesso Djokovic e, l’anno scorso, da Carlos Alcaraz.
Il problema però sembra rimanere lo stesso di sempre: d’accordo gli avversari, ma a Musetti non riesce ancora quel grande salto di qualità in carriera. Stiamo parlando di un giocatore che ha da poco compiuto 22 anni: per dire, ha un anno meno di Sinner e dunque ha ancora tutto il tempo per crescere e migliorare. Non sarebbe nemmeno giusto fare paragoni con l’altoatesino: primo, perché Sinner è comunque un giocatore che arriva sul circuito una volta ogni parecchi anni, secondo perché ciascun tennista ha la propria evoluzione che è diversa da tutti gli altri, dunque non è detto che il Musetti di oggi sarà lo stesso di domani. Tuttavia, sembra di essere tornati a tre anni fa: sinistramente, la sconfitta contro Djokovic di ieri ricorda molto da vicino quella che era maturata nel 2021, appunto agli ottavi del Roland Garros.
MUSETTI FERMO A TRE ANNI FA?
All’epoca Musetti era diventato il primo italiano a raggiungere il quarto turno di uno Slam all’esordio; era andato avanti due set a zero contro Djokovic, ma poi era crollato fino a ritirarsi sullo 0-4 nel quinto set, volendo evitare una sconfitta bruciante sul campo. Quell’episodio ci aveva parlato di una maturazione mentale che per il carrarese doveva ancora arrivare; sono passati tre anni e il ko dal numero 1 Atp ha ricordato molto quello di allora, perché anche ieri sera Musetti era in vantaggio e con l’inerzia a favore ma non solo è stato rimontato, cosa che contr il miglior giocatore al mondo è chiaramente possibile, ma è anche crollato in un modo molto simile a quello di tre anni fa. Qui allora il paragone con Sinner possiamo forse farlo, sia pure da prendere per quello che è: Jannik ad un certo punto ha iniziato a fare tesoro delle sue sconfitte e ha preso a battere anche regolarmente i migliori, diventando lui il numero 1 al netto di quello che oggi dice la classifica.
Per Musetti, come del resto per tanti altri tennisti che oggi popolano il circuito o che lo hanno fatto in passato, quel momento non è ancora arrivato: chissà se lo farà mai, stiamo parlando di un giocatore che sicuramente è stato baciato da parecchio talento ma che non è ancora riuscito a incanalarlo nel verso giusto, quello per cui si vincono i tornei importanti. Ad un certo punto non bastano più i successi estemporanei in match singoli; Musetti deve crescere, la speranza è che già a partire da Wimbledon possa farlo in maniera concreta, passando dall’essere un giocatore di ottimo livello ma incompiuto a uno che è bello da vedere e sa anche sollevare i trofei che contano.