DAL DISCORSO DI MATTARELLA SUL 2 GIUGNO 2024 ALLA REPLICA NETTA DEL SENATORE LEGHISTA BORGHI: LO SCONTRO POLITICO SULLA FESTA DELLA REPUBBLICA
A leggere i titoli politici delle ultime ore sembra che il Governo Meloni abbia chiesto le dimissioni di Mattarella da Presidente della Repubblica proprio nel giorno della festa del 2 giugno 2024: ovviamente non è avvenuto niente di tutto ciò ma una polemica forte, quella sì, è stata sollevata dal senatore della Lega Claudio Borghi in riferimento al messaggio inviato dal Presidente Mattarella ai prefetti d’Italia per la ricorrenza della Festa della Repubblica.
Provando a mettere in fila i semplici fatti, occorre partire dalle parole del Capo dello Stato che hanno “acceso” la polemica del senatore del Carroccio: nel discorso inviato ai prefetti italiani per la Festa della Repubblica, il Capo dello Stato ha sottolineato la centralità della scelta repubblicana presa in quel lontano referendum del 1946, “attualizzandola” alle tematiche politiche e comunitarie in vista delle imminenti Elezioni Europee 2024. Ebbene, secondo Mattarella, fare memoria del lascito di quegli eventi fondativi «è dovere civico e preziosa opportunità per riflettere insieme sulle ragioni che animano la vita della nostra collettività, inserita oggi nella più ampia comunità dell’Unione Europea cui abbiamo deciso di dar vita con gli altri popoli liberi del continente e di cui consacreremo, tra pochi giorni, con l’elezione del Parlamento Europeo, la sovranità».
Dopo che oggi media e siti hanno ripreso per dovere di cronaca il richiamo di Mattarella per celebrare e consacrare la “sovranità dell’Europa”, nei suoi interventi su X il senatore della Lega Claudio Borghi ha replicato nettamente a quel messaggio per il 2 giugno: «oggi è la Festa della Repubblica italiana, oggi si consacra la Sovranità della nostra nazione». Ebbene, conclude il parlamentare, se il Presidente «pensa davvero che la Sovranità sia dell’Unione Europea invece dell’Italia, per coerenza dovrebbe dimettersi, perché la sua funzione non avrebbe più senso».
È il #2Giugno, è la Festa della Repubblica Italiana.
Oggi si consacra la Sovranità della nostra Nazione.Se il Presidente pensa davvero che la Sovranità sia dell’Unione Europea invece dell’Italia, per coerenza dovrebbe dimettersi, perché la sua funzione non avrebbe più senso. pic.twitter.com/fJ9vYnkPvu
— Claudio Borghi A. (@borghi_claudio) June 2, 2024
SALVINI RIBADISCE LA SOVRANITÀ ITALIANA (MA NON CHIEDE LE DIMISSIONI DI MATTARELLA): EPPURE DA SINISTRA GIUNGONO GLI ATTACCHI…
Nel giro di qualche ora dal Pd al M5s, da Azione a Renzi con Italia Viva, la richiesta-limite di Borghi sulle dimissioni di Mattarella si trasforma nel “caso politico del giorno”, accumunando le dichiarazioni del senatore a quelle di tutto il Governo FdI-Lega-ForzaItalia. Quello che viene visto dalle opposizioni come «un attacco alla democrazia e al ruolo del Quirinale», dal punto di vista del senatore Borghi è un semplice assioma logico: «Se qualcuno vuole cambiare l’articolo 1 della Costituzione e scrivere che la Sovranità appartiene alla UE invece che al Popolo non ha che da depositare una proposta di legge Costituzionale. Poi vedremo chi la vota», scrive ancora sui social.
Ma nel tritacarne politico-mediatico non ci finisce solo Borghi in quanto in giornata è stato chiesto allo stesso leader della Lega conto di quelle dichiarazioni del “suo” senatore: per il M5s di Conte è «indegno e indecoroso» l’attacco di Borghi, per la segretaria Pd Schlein «è gravissimo l’attacco a Mattarella, la Premier Meloni prenda subito le distanze». Addirittura il vicepremier in quota Forza Italia, Antonio Tajani, non difende la posizione espressa dal parlamentare della Lega: «Fa bene Mattarella a sottolineare la nostra prospettiva europea. Gli esprimo la mia solidarietà per gli attacchi che ha ricevuto».
Intervistato a “In mezz’ora” ad una settimana esatta dalle Elezioni Europee 2024, il leader della Lega Matteo Salvini interviene sulla polemica tra Borghi e le parole del Presidente Mattarella, sottolineando come oggi 2 giugno 2024 «c’è la festa della Repubblica, oggi è la festa degli italiani, della Repubblica, non della sovranità europea». A differenza di quanto viene riportato in alcuni titoli della stampa italiana, Salvini non ha chiesto alcune dimissioni del Capo dello Stato, bensì il vicepremier si è limitato a ribadire come «Abbiamo un presidente della Repubblica perché c’è la Repubblica, io penso all’Europa come stati sovrani che si mettono insieme, ma la sovranità nazionale è fondamentale, al di là dei tweet oggi si festeggia la Repubblica italiana». In merito al post di Borghi, il segretario della Lega rileva come non passi il tempo a leggere tutti i tweet ogni giorno, ma ribadisce come l’Europa deve essere e dovrà sempre più essere «un insieme di stati sovrani, autonomi, liberi, indipendenti che insieme mettono in comune alcune energie, alcune forze. Però la sovranità nazionale è assolutamente fondamentale. Io non mi arrenderò mai a un super-stato europeo in cui comandano quelli che hanno i soldi. Non è questa l’Europa».