In occasione dei propri 50 anni di vita il CISF (Centro Internazionale Studi Famiglia) ha realizzato la mostra fotografica multimediale WE, HOME. Le relazioni, gli affetti, i luoghi della cura in famiglia. La mostra è stata inaugurata il 15 maggio scorso, in occasione della Giornata Mondiale ONU delle famiglie, e sarà visitabile a Milano fino al 30 maggio 2024 (per info e orari [email protected]), presso la Fondazione Ambrosianeum, Via delle Ore, 3, a pochi passi dal Duomo.
WE, HOME racconta le storie e i volti di dieci famiglie di varie parti d’Italia, colte nella loro quotidianità all’interno delle loro abitazioni, in una dimensione intima e autentica, in cui i gesti della cura e della relazione affettiva sono al centro dei momenti che si trascorrono in casa con i propri cari. Si sviluppa su cinquanta foto: cinque foto per ogni famiglia interpellata, una foto per ogni anno di attività del CISF. La raccolta di fotografie è corredata da diversi strumenti digitali – tra cui didascalie audio in stile podcast – e viene raccontata anche sui canali social del CISF (in particolare sul nuovo profilo Instagram @cisf_familystudies).
Il titolo richiama e vuole mostrare due distinti concetti: da un lato un “noi” (We, in inglese) che definisce la famiglia come spazio di relazioni e di cura reciproca; dall’altro un’idea di “casa” che va ben oltre il concetto di spazio abitativo o di mura di mattoni. “Essere casa” si riferisce qui ad un abitare intenzionale; in inglese infatti home oltre che parola è anche verbo: non solo spazio che protegge dall’esterno, ma anche luogo in cui costruire relazioni, fiducia ed accoglienza. Le famiglie vivono in diverse città d’Italia, in dimore diverse (appartamenti, villette, cascine, case di campagna…), e sono molto differenti tra loro: giovani che stanno costruendo il loro futuro, ma anche anziani accuditi dai figli; famiglie numerose e accoglienti ma anche famiglie piccole e appena formate; famiglie numerose e famiglie monogenitoriali; famiglie italiane e famiglie miste o straniere.
Raccontare le relazioni familiari con immagini della reale vita quotidiana significa anche riconoscere che ogni storia familiare merita di essere guardata e raccontata. Solo uno sguardo di attenzione e rispetto può riconoscere la bellezza che vive nelle nostre case, anche nelle povertà, fragilità, difficoltà: perché ogni famiglia è un romanzo che merita di essere raccontato.
La Mostra costituisce per il CISF l’evento di partenza per celebrare il proprio cinquantesimo di attività con uno sguardo al futuro, dando il via ad un nuovo percorso di ricerca dedicato alla dimensione dell’abitare delle famiglie (La famiglia abita la casa, abita la città, abita il Creato), un macro-argomento con uno sguardo sia prospettico, sia intergenerazionale, e che avrà come ulteriore passaggio la pubblicazione, il prossimo novembre, del nuovo CISF Family Report dedicato proprio a famiglia e casa.
Sempre in questo percorso, all’interno della mostra WE, HOME martedì 28 maggio, alle 18 si terrà il convegno “Città a misura di famiglia”, per mettere a fuoco la dimensione urbanistica e la dimensione politico-istituzionale dell’amministrazione delle città, in relazione al benessere delle famiglie, a partire dal contesto metropolitano milanese e lombardo, con riflessioni legate anche alle politiche pubbliche a livello nazionale. Interverranno tra gli altri Stefano Stimamiglio, direttore di Famiglia Cristiana, Renzo Lecardane, docente presso Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi di Palermo, Gabriele Rabaiotti, già assessore per il Comune di Milano, Alan Rizzi, già assessore in regione Lombardia, Ermes Carretta, presidente del Forum lombardo delle associazioni familiari.
La mostra WE, HOME poi sarà pronta a viaggiare e ad essere ospitata su tutto il territorio nazionale, in parrocchie, centri culturali e istituzioni, ovunque si voglia fare un percorso dedicato a costruire contesti abitativi, urbani e territoriali family friendly, capaci cioè di promuovere, agevolare e sostenere la vita quotidiana delle famiglie e le loro relazioni (per maggiori info: [email protected]).
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