Nella serata di ieri l’ex presidente e candidato per il 2024 Donald Trump ha rotto il silenzio stampa mantenuto negli ultimi giorni dopo la condanna a New York, rilasciando un’intervista per Fox News nella quale – oltre a criticare il processo come una macchinazione politica ordita contro la sua corsa alla presidenza – ha promesso vendetta contro i suoi detrattori, mettendo in guardia gli americani dalle disastrose conseguenze che seguirebbero alla rielezione dell’attuale presidente Joe Biden. Partendo dal processo che lo vede colpevole di 34 capi d’imputazione per il caso Stormy Daniels, l’ex presidente Donald Trump si è detto tranquillo per la condanna precisando che “se non fossi stato io, avrebbero dato la caccia a qualcun altro” e “conoscendo bene la concorrenza” è anche certo che gli altri non avrebbero sopportato così bene il colpo come sta facendo lui.
Se finisse in carcere lo accetterebbe senza troppi problemi, ma di contro avverte anche che “per il pubblico sarebbe difficile da digerire” con il rischio che si arrivi ad un non meglio precisato “punto di rottura“; e senza approfondire troppo i rischi futuri Donald Trump ha anche promesso che “la mia vendetta sarà il successo” elettorale a novembre, contro le “persone cattive e malate” che arrivano al punto di “fare cose così distruttive” al solo scopo di battere un avversario politico.
Donald Trump: “Joe Biden è il peggior presidente della storia”
Soffermandosi ancora un attimo sul processo che si è appena concluso, il tycoon Donald Trump ha ribadito per l’ennesima volta che “non ho fatto nulla di sbagliato. Non sono una minaccia alla democrazia, mi batto per la costituzione, per la liberà e per il paese”, e puntando il dito contro Joe Biden – che chiama “il peggiore presidente della storia” – ha accusato lui si essere “una minaccia [che] sta facendo danni al paese”. I Democratici, infatti, secondo Donald Trump “vogliono aprire i confini e quadruplicare le tasse“, il tutto mentre “stanno usando la giustizia come un’arma”.
Il rischio da una rielezione di Biden è chiaro secondo l’ex Presidente: “Avremo una depressione come nel 1929“; mentre dall’altra parte secondo “uno dei più grandi analisti di Wall Street, considerato il migliore (..) il mercato è ai massimi perché pensano che vincerò”. Infine, interpellato sul fatto che dopo le elezioni tornerà a declassificare i documenti segreti del Pentagono e dalla CIA, Donald Trump ha risposto con un secco “si”, rivendicando di averlo già fatto per “molto materiale” negli anni passati, e citando i documenti sull’11 settembre, su Jeffrey Epstein e sull’assassinio di John Fitzgerald Kennedy.